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Progettando la Salernitana che verrà. L'ossatura c'è, ma occorre puntellare la rosa per alzare l'asticella
domenica 11 giugno 2023, 00:00Editoriale
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

Progettando la Salernitana che verrà. L'ossatura c'è, ma occorre puntellare la rosa per alzare l'asticella

Si è da poco conclusa una stagione lunga, faticosa ma trionfale per una Salernitana che si è conquistata di diritto la partecipazione alla prossima Serie A. Un risultato che rappresentava l'obiettivo minimo a inizio stagione, ma che, dopo alcune difficoltà vissute soprattutto al rientro dalla sosta per i Mondiali, non appariva affatto così scontata. Merito del mister Sousa e di un gruppo solido e di una rosa che, alla lunga, ha dimostrato la sua superiorità tecnica e maggiore profondità rispetto a quella delle dirette rivali. 

Un plauso va, dunque, a De Sanctis, lontano dalle luci dei riflettori e che, come da lui stesso ammesso in conferenza, ha scelto spesso la via del silenzio, sia nei momenti duri, che in quelli più fausti. Aspramente criticato a metà stagione per l'acquisto di alcuni giocatori che non sembravano all'altezza, ma che poi sono venuti fuori anche grazie alla mano dell'allenatore portoghese: su tutti Pirola, ma anche lo stesso Bradaric, maturato e cresciuto in maniera costante nel corso dei mesi. Ed ecco che quindi la Salernitana può contare, anche in vista del futuro, su un'ossatura solida e relativamente giovane, fatta eccezione per i più attempati Ochoa e Candreva che portano alla squadra la giusta esperienza. Giocatori del calibro di Gyomber, eredità della passata gestione, Coulibaly, Kastanos e Dia, oltre ai già citati Ochoa, Candreva e Bradaric, sono punti fermi intorno ai quali costruire la Salernitana che verrà. 

Occorrono senza dubbio interventi in difesa dove Bronn e Lovato non hanno convinto appieno. Il giocatore ex Atalanta rappresenta però un prospetto da valorizzare e recuperare, come già successo a Pirola, rigenerato da Sousa. Daniliuc ha alternato grandi prove ad altre meno convincenti, ma, pur essendo ancora acerbo, è un giocatore su cui puntare anche per il futuro. Carenze anche e soprattutto sulle corsie laterali, dove l'addio di Mazzocchi e la possibile partenza anche di Sambia lascerebbero sguarnito il reparto. Bradaric, come già ribadito, è giocatore di assoluto valore, ma occorrono almeno altri due elementi dello stesso livello. 

In mediana, invece, Vilhena merita la riconferma, ma anche Nicolussi Caviglia potrebbe ricevere una seconda chance, dopo una metà di stagione in cui è stato impiegato col contagocce. Valutazioni da fare su Maggiore, mai più tornato in palla dopo gli infortuni. Occorre un giocatore che abbia visione di gioco e capacità di dettare i tempi della manovra favorendo gli inserimenti delle mezzali. 

Non secondario, infine, il reparto offensivo, dove i granata possono fare affidamento sul solo Dia, che fa gola a tanti top club. Piatek e Bonazzoli sono stati due flop, mentre Botheim è ancora acerbo. È forse in attacco, quindi, dove servono gli investimenti più corposi. 

Dopotutto, a seguito di due salvezze, adesso è lecito aspettarsi qualcosina in più da una società che ci ha abituato ad alzare sempre l'asticella. La città di Salerno sa di essere calcisticamente in buone mani e ha voglia di sognare.