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Salernitana, il mercato si sblocca tra 48 ore. Se Dia parte c'è da rifare tutto l'attaccoTUTTO mercato WEB
Boulaye Dia
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 19 luglio 2023, 09:35Serie A
di Luca Esposito

Salernitana, il mercato si sblocca tra 48 ore. Se Dia parte c'è da rifare tutto l'attacco

Un ritiro organizzato nel migliore dei modi, quasi 9000 abbonamenti sottoscritti in dieci giorni, la permanenza di un tecnico di livello come Paulo Sousa, tantissimi bambini quotidianamente al fianco della Bersagliera e la permanenza di calciatori come Ochoa, Pirola, Gyomber, Mazzocchi, Coulibaly, Kastanos e Candreva che potranno dare un grosso contributo in chiave salvezza. Messa così sembrerebbe tutto perfetto in casa Salernitana, laddove ci si appresta a vivere per la prima volta la terza stagione consecutiva in massima serie grazie al "miracolo" targato Danilo Iervolino. C'è, tuttavia, un mercato in entrata che stenta a decollare. 0 acquisti in questi primi 19 giorni, esuberi che puntano i piedi e rifiutano le più svariate destinazioni, Sousa che invoca rinforzi e una dirigenza che invece prende tempo aspettando con trepidazione la mezzanotte del 21 luglio. Ancora poche ore, infatti, e scadrà la famosa clausola presente nel contratto di Boulayè Dia, acquistabile per 25 milioni di euro cash senza possibilità di rifiuto da parte del club. Milan e Inter pare si siano defilate, la Fiorentina è l'unica italiana che spera fino alla fine di assicurarsene le prestazioni ma Cabral ha detto no al trasferimento a Salerno e questo ha raffreddato l'operazione. Sullo sfondo alcune società inglesi che si stanno muovendo sotto traccia e che hanno una disponibilità economica superiore rispetto alle nostre squadre. A breve, dunque, il mercato della Salernitana dovrebbe sbloccarsi. Restasse Dia (che fino a Ferragosto sarebbe comunque sacrificabile, base d'asta non inferiore ai 35 milioni di euro) si dovrebbe trovare un partner con caratteristiche complementari, andasse via entro venerdì ci sarebbe un bel po' di denaro da investire ma anche un reparto offensivo totalmente da rifare stante l'addio di Piatek e quello certo di Bonazzoli e Valencia, oltre che dei fuori rosa Simy e Kristoffersen. Il sogno di Iervolino resta Nzola, ma lo Spezia spara alto e il calciatore avrebbe manifestato il desiderio di firmare per club che lottano per la zona sinistra della classifica. Di tanto in tanto tornano di moda i nomi di Dovbyk, Piroe e Maupay, ma se la società perseguirà nella strada dei prestiti senza prevedere investimenti del tutto fisiologici per la categoria sarà dura strappare un sì prima del valzer delle punte di agosto. E poi ci sono gli altri reparti. All'appello mancano tre centrocampisti (per Miretti c'è da attendere la fine della tournèe della Juventus, il Verona prende invece tempo per Hongla così come il Parma per Sohm), un vice Bradaric, il secondo di Ochoa (occhio a Sirigu) e un difensore di spessore. La Salernitana, negli ultimi due anni, ha subito una marea di gol e non intervenire in questo settore potrebbe essere un azzardo. Per De Sanctis la retroguardia sta bene così e solo un addio di Bronn o Fazio comporterebbe un cambio di strategia, sempre a favore del giovane di prospettiva e non della certezza. Ma dire di no a prescindere e a cuor leggero a D'Ambrosio (o, in attacco, a Sansone) non è un azzardo, soprattutto quando il mercato è fermo e c'è un allenatore che invoca rinforzi già dalla fine della scorsa stagione? Intendiamoci: la stragrande maggioranza della tifoseria ha fiducia della proprietà e della dirigenza, la Salernitana gode di un sostegno importante che può fare la differenza e le dirette concorrenti non hanno poi fatto chissà cosa sul mercato. Ma la promessa di "alzare l'asticella dal terzo anno per puntare al lato sinistro della classifica" è ben presente nella mente di tutti i supporters granata. E questo tipo di obiettivo richiede investimenti e non solo prestiti e scommesse.