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DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Ci pensa la panchinaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 18 febbraio 2021, 13:49News Doria
di Corrado Camera
per Sampdorianews.net

DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Ci pensa la panchina

La rubrica di approfondimento sul centrocampo blucerchiato

Continua il buon momento della Sampdoria in termini di risultati. Dopo lo stop preventivabile con la Juventus, la squadra di Ranieri riparte infatti conquistando 4 punti contro Benevento e Fiorentina.

In Campania la partita è atipica, almeno per le caratteristiche mostrate dai blucerchiati in questa stagione. Le streghe giocano infatti lo stesso calcio della Sampdoria, fatto di attesa dell’avversario e ripartenze veloci, ma in maniera ancora più speculativa. Il modo di interpretare la partita è chiaramente dettato dalle caratteristiche dei loro centrocampisti e attaccanti. Giocatori molto fisici in mezzo al campo e attaccanti esterni rapidi in appoggio ad una punta centrale di riferimento. La Sampdoria è quindi stata chiamata a fare la partita.

Nel primo tempo il centrocampo a quattro (Candreva, Silva, Thorsby e Jankto) schierato da Ranieri riesce a disimpegnarsi bene. Silva gestisce i ritmi, Thorsby in caso di perdita del possesso è chiamato al primo disturbo su Schiattarella, mentre Candreva e Jankto devono cucire le distanze con il reparto avanzato. A questo scopo i due esterni hanno la doppia opzione della palla in profondità per la velocità di Keita o del gioco sull’esterno, con sovrapposizione dei terzini, per arrivare al cross per la testa di Torregrossa. Il gioco sembra funzionare, la Sampdoria tiene bene palla e crea un paio di occasioni nitide. In tutta la prima frazione subisce un’unica ripartenza pericolosa sugli sviluppi di un angolo a proprio favore.

La partita cambia nella ripresa. Già dai primi minuti il filtro centrale offerto da Thorsby e in seconda battuta da Silva viene un po’ a mancare, così che dopo dieci minuti il Benevento passa. La squadra alza un po’ il baricentro ma nè Candreva, né Jankto riescono a creare superiorità numerica, anche a causa di un giro palla piuttosto prevedibile e lento che permette al Benevento di difendersi con ordine. L’inerzia gira con l’ingresso di Damsgaard per Candreva. Il danese è in giornata e mette in crisi chiunque provi a tenerlo (Barba, Improta e Foulon). Il gol del pareggio è frutto di un suo guizzo tra il limite dell’area destro e la linea di fondo. Si ferma, riparte, lascia sul posto il terzino, tiene dentro la palla per centimetri e la deposita sul piede di Keita che deve solo spingerla dentro.

Dopo questa ottima prestazione, contro la Fiorentina Damsgaard parte titolare sulla destra. In mezzo Ranieri si affida ancora a Silva e Thorsby, a sinistra c’è Jankto e si rivede dal primo minuto Ramirez in appoggio a Keita. Nella prima frazione Damsgaard è ancora il più brillante. Non è incisivo come a Benevento ma nella prima mezz’ora di grande equilibrio gli spunti migliori vengono da lui.

Proprio alla mezz’ora la partita si sblocca su un episodio, un angolo di Ramirez su cui è lesto Keita ad anticipare Dragowski. Lo svantaggio risveglia la Fiorentina, che prende chiaramente in mano il gioco. Thorsby è costretto al fallo su Castrovilli in più di un’occasione e anche Bonaventura mette in difficoltà in alcune fasi di gioco Silva e Jankto. Il norvegese in particolare, seppur garantendo i soliti chilometri e presenza nelle due fasi (suo un colpo di testa pericoloso allo scadere del primo tempo), sembra non essere in un momento di forma particolarmente brillante. Appare infatti in ritardo sulle seconde palle e meno incisivo del solito nei contrasti. Proprio sugli sviluppi di una punizione causata da un suo fallo, i viola trovano il pareggio prima dell’intervallo. Al rientro in campo non smettono di premere e legittimano l’1-1.

Ancora una volta la partita gira con i cambi. Ranieri sostituisce Jankto e Damsgaard con Quagliarella e Candreva, passando di fatto ad un 3-4-1-2 per creare più densità in mezzo e limitare Castrovilli e Bonaventura. In realtà la Sampdoria continua a soffrire la continuità di gioco degli avversari ma su una ripartenza sono proprio le qualità dei due nuovi entrati a riportare in vantaggio la Sampdoria. L’attaccante controlla un pallone in mezzo a due avversari nei pressi del centrocampo, allarga sulla destra per Candreva che raggiunge il fondo, portandosi dietro il terzino. La giocata di qualità sta però nel notare con la coda dell’occhio l’inserimento di Quagliarella al limite dell’area, in anticipo sul proprio marcatore, e servirlo con una palla rasoterra che l’attaccante può calciare di prima intenzione sorprendendo il portiere avversario.

Negli ultimi venti minuti la squadra è stata brava a gestire il risultato, grazie anche agli ingressi di Ekdal per un affaticato Silva e di Leris per Keita. L'ex Chievo a due minuti dalla fine ha sradicato un pallone dai piedi avversari nei pressi del centrocampo e si è involato verso l’area avversaria accompagnato da Ramirez e Quagliarella. Ha sbagliato l’appoggio verso il capitano, forse la cosa più facile, ma ha mostrato gamba, caparbietà e buon tempismo in anticipo e contrasto.

Se ancora ci fosse stato bisogno di dimostrazioni, le due partite con Benevento e Fiorentina hanno evidenziato la profondità della panchina a disposizione della Sampdoria per quanto riguarda il centrocampo. Ranieri di fatto può sempre contare su un cambio incisivo per variare l’assetto tattico a gara in corso senza perdere nulla in qualità o concretezza.