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Jarni: "Croazia? Poca roba finora. Modric un computer: palla a Luka e pedalare"
Dici Croazia e non puoi certo non pensare a Robert Jarni, storico laterale con un passato anche in Italia (Bari, Torino e Juventus) che ha detenuto a lungo il record di presenze con la maglia della Nazionale a scacchi. È proprio lui, medaglia di bronzo al Mondiale del 1998, che TuttoMercatoWeb.com ha quindi intervistato in esclusiva per presentare i Vatreni di Dalic in vista dell'esordio odierno a Euro 2020 contro l'Inghilterra.
Jarni, come vede la Nazionale croata oggi?
"La speranza di noi croati è vedere una Nazionale migliore rispetto a quella delle ultime due amichevoli contro Armenia (1-1, ndr) e Belgio (ko per 1-0, ndr). La Croazia non è andata benissimo nel primo test, mentre dinanzi ai Diavoli Rossi ha giocato bene per i 15-20 minuti iniziali, salvo poi sparire dal campo e risvegliarsi solo col pressing del finale".
Cosa manca alla Croazia di Dalic secondo lei?
"Semplice: non siamo pericolosi. Lo dimostra il fatto che in queste due gare abbiamo segnato appena una rete... I ragazzi comunque hanno lavorato sodo negli ultimi giorni, la partita d'esordio in programma oggi con l'Inghilterra sarà già decisiva per capire dove possiamo arrivare e dare ulteriori stimoli al gruppo".
Da quali calciatori si aspetta di più a Euro 2020?
"Impossibile non fare il nome di Modric. Luka è senza alcun dubbio il calciatore con più aspettative addosso, un computer che sa sempre cosa fare ancora prima che gli arrivi il pallone tra i piedi. L'importante, però, è che i suoi compagni si muovano bene nel resto del campo... Se loro partono coi tempi giusti, con Modric possono stare tranquilli: la palla arriverà".
Sono tanti i calciatori di Serie A convocati dal ct biancorosso: gli interisti Brozovic e Perisic, il milanista Rebic, ma anche Pasalic dell'Atalanta e Badelj del Genoa. Cosa ne pensa?
"Sono tutti calciatori importanti, che in Serie A vengono da un buon campionato, soprattutto i campioni d'Italia Brozovic e Perisic. La Croazia ha un ottimo gruppo, anche grazie alla colonia 'italiana'".
A proposito d'Italia, che impressione le ha fatto fin qui la Nazionale di Mancini?
"Ho visto l'Italia non bene, benissimo. Gli azzurri mi sembrano veramente forti, con Mancini che è riuscito a costruire un progetto incentrato sui risultati oltre che sul bel gioco. L'Italia può andare lontano a Euro 2020, questo è certo".
Possiamo considerare gli azzurri tra i favoriti per la vittoria finale?
"È difficile dirlo oggi, tutto sarà più chiaro dai quarti di finale in poi. Tra le favorite citerei comunque anche l'Inghilterra, una Nazionale abituata a giocare tante partite nel giro di pochi giorni, mentre per quanto riguarda il Belgio non sono troppo convinto. In tanti lo danno per vincente, ma sinceramente contro la Croazia non mi ha fatto una buona impressione".
Jarni, come vede la Nazionale croata oggi?
"La speranza di noi croati è vedere una Nazionale migliore rispetto a quella delle ultime due amichevoli contro Armenia (1-1, ndr) e Belgio (ko per 1-0, ndr). La Croazia non è andata benissimo nel primo test, mentre dinanzi ai Diavoli Rossi ha giocato bene per i 15-20 minuti iniziali, salvo poi sparire dal campo e risvegliarsi solo col pressing del finale".
Cosa manca alla Croazia di Dalic secondo lei?
"Semplice: non siamo pericolosi. Lo dimostra il fatto che in queste due gare abbiamo segnato appena una rete... I ragazzi comunque hanno lavorato sodo negli ultimi giorni, la partita d'esordio in programma oggi con l'Inghilterra sarà già decisiva per capire dove possiamo arrivare e dare ulteriori stimoli al gruppo".
Da quali calciatori si aspetta di più a Euro 2020?
"Impossibile non fare il nome di Modric. Luka è senza alcun dubbio il calciatore con più aspettative addosso, un computer che sa sempre cosa fare ancora prima che gli arrivi il pallone tra i piedi. L'importante, però, è che i suoi compagni si muovano bene nel resto del campo... Se loro partono coi tempi giusti, con Modric possono stare tranquilli: la palla arriverà".
Sono tanti i calciatori di Serie A convocati dal ct biancorosso: gli interisti Brozovic e Perisic, il milanista Rebic, ma anche Pasalic dell'Atalanta e Badelj del Genoa. Cosa ne pensa?
"Sono tutti calciatori importanti, che in Serie A vengono da un buon campionato, soprattutto i campioni d'Italia Brozovic e Perisic. La Croazia ha un ottimo gruppo, anche grazie alla colonia 'italiana'".
A proposito d'Italia, che impressione le ha fatto fin qui la Nazionale di Mancini?
"Ho visto l'Italia non bene, benissimo. Gli azzurri mi sembrano veramente forti, con Mancini che è riuscito a costruire un progetto incentrato sui risultati oltre che sul bel gioco. L'Italia può andare lontano a Euro 2020, questo è certo".
Possiamo considerare gli azzurri tra i favoriti per la vittoria finale?
"È difficile dirlo oggi, tutto sarà più chiaro dai quarti di finale in poi. Tra le favorite citerei comunque anche l'Inghilterra, una Nazionale abituata a giocare tante partite nel giro di pochi giorni, mentre per quanto riguarda il Belgio non sono troppo convinto. In tanti lo danno per vincente, ma sinceramente contro la Croazia non mi ha fatto una buona impressione".
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