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Okaka su Pio Esposito: "Io ci sono passato: non usatelo come capro espiatorio"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 15:00Serie A
di Daniele Najjar

Okaka su Pio Esposito: "Io ci sono passato: non usatelo come capro espiatorio"

L'attaccante del Ravenna, Stefano Okaka, ha parlato del suo ritorno in campo in questa stagione e non solo in una intervista a TuttoMercatoWeb.com. Quanto ti mancava il campo e come sta andando? "Sto bene, sono tornato perché mi mancava il calcio. Mi sono fermato presto, a 32-33 anni, volevo stare un po' con la mia famiglia avendo iniziato presto ad alto livello. Quella del Ravenna è stata un'idea del presidente Cipriani, del ds Mandorlini e di mio fratello Carlo. Ho fatto la preparazione, è andato tutto bene e ho accettato questa sfida". Il Ravenna sta volando. "La famiglia Cipriani non la devo presentare io, ha voglia di fare grandi cose con il Ravenna e qui c'è tutto il potenziale per farlo. La stagione è iniziata benissimo, le cose stanno andando bene, ma gli obiettivi non si raggiungono ad ottobre. Meglio partire bene, ma la stagione sarà lunga". Stasera c'è la Nazionale: temi i playoff e di non andare ai Mondiali? "Essere preoccupati non serve a nulla. Siamo l'Italia, fino a che c'è la possibilità di andare ai Mondiali, non dobbiamo avere paura. Solo voglia di andarci, nessun timore". Pio Esposito sotto ai riflettori. Tu ci sei passato: cosa gli consigli? "Più che dare consigli a lui, parlo a tutti gli altri. Io ho vissuto una cosa simile e capisco ciò che sta vivendo. A tutti quelli che ne parlano dico di non usarlo come capro espiatorio. Bisogna vederlo per quello che è: un giovane, che è partito benissimo, ma che per fare 15 anni di carriera ha bisogno di tempo e pazienza. Cerchiamo di proteggerlo e lasciarlo tranquillo". Per la lotta Scudetto, chi vedi davanti? "Ad inizio anno ho parlato della Roma: con Gasperini può arrivare in fondo. Se la deve vedere con le solite: ci sono il Napoli, l'Inter, ma anche il Milan che ha trovato una stabilità e un grande campione come Modric. Ci metto anche la Juventus". I bianconeri hanno qualche difficoltà in attacco con l'alternanza di Vlahovic, Openda e David. Da attaccante che ne pensi? "Magari Tudor sta cercando di dare possibilità a tutti, poi nel tempo prenderà una decisione e sarà più chiaro. Ma all'inizio è anche giusto secondo me dare una possibilità a tutti". Conosci bene Roma: come vedi uno come Gasperini dopo questa partenza? "Lo vedo bene, a Roma serve uno come Gasperini. A Roma dopo Totti, Cassano e De Rossi sono arrivati molti grandi calciatori, anche se spesso non ancora affermati. Ecco, in questo contesto è perfetto uno come Gasp, basta vedere cosa ha fatto con l'Atalanta. La persona giusta nel posto giusto". Una squadra cui sei stato vicino che non hai mai detto? "Dopo la Sampdoria nel 2014/15 ero vicino a Milan ed Inter. Ho avuto qualche discussione con il club e non mi hanno più lasciato andare. All'inizio ero più vicino al Milan, ne parlavo con Galliani. Poi all'Inter, con Mancini: penso che la Samp avesse già trovato un accordo con i nerazzurri. Sono subentrati alcuni problemi, ma la Samp rimane nel mio cuore". A proposito di Samp: può svoltare dopo l'ultima vittoria in campionato? "La Samp è sempre la Samp. Nella vita bisogna accettare che ci possano essere momenti belli ed altri brutti. Ora c'è da lottare, ma con il sostegno dei tifosi ne verrà fuori".