
Zazzaroni: "L'italiano di Mourinho è balbettante e deferibile. Ma una cosa l'ha sbagliata"
Ivan Zazzaroni ha commentato le ultime vicende di Josè Mourinho, di cui è un fedele seguace. Sulle pagine del Corriere dello Sport il direttore si è complimentato con la Roma per aver giocato un'ottima partita "giustamente vinta" col Sassuolo e ha commentato anche le parole del tecnico portoghese che tanto hanno fatto discutere: "Il trentunenne Marcenaro, ricusato alla vigilia da Mourinho per via dei tre precedenti da quarto uomo con annesse ammonizioni e espulsioni, ha arbitrato in modo ordinato e preciso senza avvertire - almeno in apparenza - pressioni supplementari: giusto una mezza occhiata allo Special, quando si è trovato a due passi dalla sua panchina, come a dire “perché ce l’hai tanto con me?. I cambi di Mourinho sono stati decisivi, ancorché favoriti, ma solo in parte, dall’espulsione di Boloca, il migliore dei suoi".
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Una critica però, dopo tanti e smisurati elogi arriva nel finale. Ecco la conclusione di Zazzaroni: "Vi evito la traduzione in portoghese, che è la mia seconda lingua: l’idioma di José Saramago l’ha già esibito per “protesta bianca” Mourinho, sempre più distante dal sistema Italia. Il suo italiano è ancora balbettante e deferibile: dice giurno invece di giorno e divorcio invece di divorzio. Quando sarà costretto a lasciare la Roma, il nostro campionato perderà qualcosa di unico e irripetibile e i tifosi giallorossi si ritroveranno senza il Re - O Rei - dell’appartenenza.
PS. La mancata restituzione del pallone da parte della Roma è l’unica macchia nella prestazione della squadra giallorossa. Da questo punto di vista sono totalmente d’accordo con Dionisi. Non si fa".







