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Il governo soccorre il calcio: approvato l'atteso decreto attuativo, il Decreto Crescita è salvo
Al fotofinish, anche perché impegnato nella crisi aperta dalle dimissioni del presidente Conte, il Governo salva i conti del calcio italiano. In giornata, l'esecutivo ha infatti finalmente varato il decreto attuativo del Decreto Crescita, necessario per estendere agli sportivi professionisti, e quindi ai calciatori, lo sgravio del 50 per cento della tassazione per i lavoratori dipendenti che trasferiscano la propria residenza in Italia dall'estero e rimangano nel nostro Paese per almeno due anni. Un passo reso necessario dalla circolare interpretativa con cui a fine dicembre l'Agenzia delle Entrate aveva sollevato una questione non da poco: senza il provvedimento attuativo, adottato oggi nella forma del DPCM, i ricchi stipendi di calciatori come Cristiano Ronaldo, Matthijs De Ligt o Romelu Lukaku non avrebbero beneficiato di una norma sulla quale le grandi della Serie A avevano puntato eccome. Da oggi, potranno farlo anche in futuro e sarà da capire come questo atto, che salva i conti di chi si voleva adeguare con ravvedimento operoso ed evita pesanti contenziosi a chi non voleva seguire questa strada, influirà anche sugli ultimi giorni di mercato. Più facili gli affari dall'estero, o i movimenti di calciatori arrivati da fuori dal 2019 in poi. Meno, quelli di chi in Italia già risiede da più tempo. Intanto, il calcio tira un sospiro di sollievo non da poco.
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