Rigore negato al Como Women, Sottili e Verdun: "Episodio chiaro. FVS così non funziona"

"Le immagini parlano da sole: è un tiro diretto verso la porta e la giocatrice avversaria interviene con il braccio in maniera evidente. È difficile comprendere come, dopo aver rivisto l’episodio, non ci sia stata la decisione di assegnare il rigore”. Il tecnico del Como Women Stefano Sottili dopo la sconfitta per 1-0 contro il Sassuolo nell’ultimo turno di campionato torna così sul rigore non concesso alle sue ragazze che avrebbe potuto cambiare l’esito della gara. Il tecnico lariano, come si legge sui canali ufficiali del club, sottolinea come ci sia una certa difformità di giudizio in alcune recenti decisioni degli arbitri: “Nelle ultime due partite abbiamo vissuto due episodi diametralmente opposti, ma sempre in cui a pochi metri dalla porta vanno a penalizzare o una nostra potenziale occasione o un nostro gol perché il tiro oggi era nello specchio della porta e avrebbe fatto gol. - conclude Sottili - Oggi risulta inaccettabile che il rigore non sia stato concesso”. A fare da eco alle parole del tecnico è anche il CEO Nicola Verdun che torna anche lui sulla sfida contro la Juventus del turno precedente: “Già sabato scorso contro la Juventus, e nuovamente oggi contro il Sassuolo, ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui, nonostante la disponibilità delle immagini, non sono stati corretti episodi che apparivano chiari. - prosegue Verdun parlando della sperimentazione del Football Video Support - L’FVS è stato introdotto come uno strumento di supporto per gli arbitri, con l’obiettivo di aiutarli a prendere decisioni più accurate, soprattutto in episodi chiave e di particolare evidenza. Il nostro pensiero, però, è che in questo momento tale strumento non stia svolgendo pienamente il ruolo per cui è stato pensato. Il calcio femminile sta vivendo un momento di forte crescita in Italia, e proprio per questo riteniamo fondamentale che venga riservata un’attenzione sempre maggiore, sotto tutti gli aspetti”.