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Roma, Gasperini: "Scudetto? Non penso a niente. Dybala deve pensare a segnare tanto"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:42Serie A
di Antonio Parrotto

Roma, Gasperini: "Scudetto? Non penso a niente. Dybala deve pensare a segnare tanto"

Premi F5 per aggiornare la diretta!
17.03 - È da poco terminata la sfida tra Sassuolo e Roma valida per l'ottava giornata di Serie A. Gian Piero Gasperini, tecnico dei giallorossi, interviene in conferenza stampa dalla sala stampa del Mapei Stadium. Tra poco l'inizio della conferenza con la diretta su questa pagina. 17.31 - Inizia la conferenza. Roma viva dal punto di vista offensivo con 8 tiri nello specchio. Ha aiutato in tutto questo la scelta tattica con Cristante a supporto di Bailey e Dybala? "Sono alla ricerca di soluzioni e lo posso fare giocando. Bailey è rientrato la scorsa settimana, Dybala è stato fuori a lungo e sono due giocatori di qualità, poi dopo è entrato Soulé, è entrato Dovbyk, Ferguson aveva un problema alla caviglia, poi ci sono anche tutti gli altri. Noi dobbiamo cercare delle soluzioni a seconda delle partite. Dybala forse poteva stare in campo anche oggi a dimostrazione che i 90 minuti dell'altra sera non gli hanno pesato tanto ma ho preferito toglierlo perché giochiamo mercoledì e ho bisogno che siano freschi, quando iniziano a fare 90 minuti per 3-4 partite di fila sono un po' più a rischio. Dobbiamo trovare delle soluzioni lì, un po' a sinistra, per il resto siamo solidi". Dybala è un attaccante, diceva ieri, e ha fatto un gol da attaccante. El Ayanoui ha corso più di tutti oggi... "È una sua qualità questa, su quell'aspetto so benissimo quello che può dare El Ayanoui. Dybala è un attaccante straordinario da 15 gol senza rigori, ha dribbling, ha tiro, ha visione di gioco, ha talento, deve pensare di fare la miglior stagione in assoluto in termini di gol, poi con la sua qualità ci aiuta anche a uscire ma penso che lui debba fare tanti gol". Come si vive il momento da primi in classifica con il Napoli? "Coi piedi per terra. Siamo soddisfatti, a fine partita eravamo contenti. Nove partite non sono tante ma è un quarto di campionato, un po' di significato comincia ad averlo ma lo viviamo con i piedi piantati per terra, fino a poche ore fa arrivavamo da due sconfitte, in Europa League abbiamo fatto un po' di macello e dobbiamo recuperare, in campionato siamo lì e ora dobbiamo pensare al Parma. Se ci aspettano noi piano piano cerchiamo di porre rimedio a quelle che sono le nostre difficoltà". Cristante ha fatto tanti ruoli, oggi a tratti trequartista. Come nasce la mossa di oggi su Matic? "Otto-nove anni fa fece 12-13 gol con me, fece un gol straordinario in questo stadio all'esordio in Europa League con l'Everton, fece più gol di tanti bomber. Lui sa giocare in quella zona, chiaro che sono passati tanti anni, ora è un giocatore di assoluta maturità, conosce il gioco, consce i tempi. Nessun allenatore rinuncia a lui. So che in quella posizione ha fatto bene, non era mia intenzione impiegarlo in quel ruolo fino ad adesso ma oggi ha funzionato e sono contento, poi te ne dicono di tutti i colori, ti dicono fai confusione, ma io devo provare per riuscire a fare qualcosa di meglio". Grande rendimento in trasferta... "Noi evidentemente abbiamo delle caratteristiche per fare meglio quando la partita è più aperta, io preferisco giocare sempre con chi fa muro che contro quelli che ti mettono là, quando giochi in casa non puoi impedire agli avversari di venire a fare muro". In questo momento c'è più margine a livello tattico o tecnico? Pensa allo Scudetto? "Non penso proprio a niente, non è questo il momento di pensare allo Scudetto. Se siamo questi probabilmente non basta, se riusciamo a crescere c'è un campionato equilibrato con tante squadre forti. Non andiamo in Europa per diritto divino o perché abbiamo lo stadio pieno, bisogna avere la squadra adatta. Speriamo di farlo subito, quest'anno, io non ho tanta voglia di perdere tempo e pensare agli anni successivi ma sicuramente abbiamo dei margini. Questi risultati sono un segnale, io mi agito in panchina perché vorrei fare di più. Sul piano tattico siamo abbastanza evoluti, giochiamo con tre attaccanti, a volte passiamo a 4, a volte spostiamo dei giocatori da destra a sinistra con Wesley che ha fatto una grande partita ed è un ragazzo che sta venendo fuori ed è molto forte, bisogna aspettare nei giudizi sui giovani. Dobbiamo crescere indubbiamente sul piano tecnico, della personalità, del muovere palla, giocare da dietro, ne abbiamo di cose da fare". Come funzione la collaborazione con Ranieri? "Non lo vedo mai (ride, ndr). Spero sia contento lui perché ha cambiato vita, lui durante la settimana è presente, mi dice che non viene negli spogliatoi per non creare problemi ma gli ho detto di venire perché non ci sono problemi. È una persona corretta, è sempre vicino alla squadra, poi io ho i miei tempi, spero stia meglio perché ha tanto tempo in più rispetto a prima". 17.43 - Termina la conferenza.