Angelozzi ha detto addio al Frosinone. Ora è tutto pronto per il suo sbarco a Cagliari

L'addio di Guido Angelozzi al Frosinone è ufficiale e ora il dirigente è pronto per dare il via alla sua nuova avventura professionale. Da giorni vi stiamo raccontando di come lo stesso Angelozzi sia già d'accordo col Cagliari, anche se per l'annuncio mancava formalmente l'addio alla società ciociara. Che, come detto, è avvenuto nella giornata di oggi, spianando di fatto la strada per la sua firma coi sardi.
Il dirigente dovrebbe mettere nero su bianco un accordo per i prossimi tre anni con la società del presidente Giulini e i primi passi saranno quelli legati ai riscatti dei giocatori in prestito a cominciare da Elia Caprile, Roberto Piccoli e Michel Adopo.
Queste sono state le sue parole di addio al Frosinone: "Ciao Frosinone, difficile per me trovare le parole giuste in questo momento.
Forse perché, quando si lascia un posto che ha significato così tanto, nessuna frase riesce davvero a racchiudere tutto ciò che si prova.
Sono stati cinque anni fantastici, intensi, vissuti con passione, sudore e orgoglio. Anni che porterò con me per sempre. Abbiamo vinto, ci siamo tolti soddisfazioni, abbiamo perso e sofferto ma quello che conta è che abbiamo sempre reagito e lo abbiamo fatto insieme.
Il mio primo, doveroso ringraziamento va al Presidente Maurizio Stirpe e a tutta la sua famiglia.
Mi hanno accolto come un fratello, da subito mi sono sentito a ‘casa’ e questo non è assolutamente scontato. Ho percepito la fiducia e il rispetto, insieme abbiamo creato un legame umano raro.
Mi hanno aperto le porte non solo del club, ma di una terra meravigliosa, la Ciociaria, che ho imparato ad amare ogni giorno di più.
Grazie a Rosario Zoino, punto fermo e costante presenza, con il quale ho avuto un rapporto diretto, schietto ma sempre collaborativo.
Grazie a Piero Doronzo, compagno di viaggio e amico di sempre, con cui ho condiviso ogni battaglia, ogni scelta, ogni emozione.
Un pensiero speciale, poi, va a tutti i dipendenti del Frosinone Calcio: persone straordinarie, che con dedizione e amore portano avanti ogni giorno questa realtà. Siete una vera famiglia, e sentirne di farne parte è stato per me un privilegio.
Un grazie sincero anche ai giornalisti e a tutti gli addetti ai lavori; mai una parola fuori posto, sempre attenti, rispettosi, vicini alla squadra anche nei momenti più delicati. Questo clima di rispetto e collaborazione è stato uno dei grandi punti di forza del nostro percorso.
Ma il grazie più grande va a voi: all’ambiente, ai tifosi, alla gente, alla città di Frosinone. In questi anni mi avete fatto sentire uno di voi, un ciociaro DOC. E questo, per chi come me viene da lontano, vale più di qualsiasi risultato.
Il Frosinone non è solo una squadra. È un modo di vivere, è identità, è comunità. Porterò per sempre con me il calore dei vostri abbracci, il suono del “Benvenuto direttore” che si è trasformato giorno dopo giorno in “Grazie direttore”.
Oggi non dico addio. Dico arrivederci. Perché i legami veri non si spezzano mai.
Con affetto, stima e profonda riconoscenza".
