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Bjelanovic: "Croazia, Rebic sarebbe utilissimo. Brozovic è fondamentale"

ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic: "Croazia, Rebic sarebbe utilissimo. Brozovic è fondamentale"TUTTO mercato WEB
mercoledì 23 novembre 2022, 09:45Serie A
di Alessio Del Lungo

Sasa Bjelanovic, direttore sportivo dell'Istria 1961 ed ex attaccante di Torino, Hellas Verona e Atalanta, è intervenuto nel corso del TMW News, cominciando a parlare del Mondiale e delle aspettative sulla Croazia in Qatar: "Siamo tutti un po' in attesa dell'esordio. Dopo la finale di Russia 2018, le aspettative non sono altissime, ma cercheremo di fare comunque il meglio possibile. Ovviamente sarà difficile ripetere quanto fatto, ma penso che la Croazia si esibirà sempre al meglio nelle competizioni importanti ed il Mondiale è la possibilità più grande".

L'esclusione di Rebic ha stupito in Italia e si dice che sia dovuta anche a motivazioni extra calcistiche. Lei che idea si è fatto?
"Penso che Rebic, per le sue qualità, sarebbe sicuramente utilissimo. Davanti, nonostante abbiamo giocatori importanti, può coprire diversi ruoli e quindi è un'assenza, però è già da più di un anno che è così ormai, da dopo gli Europei. La sua esclusione è dovuta anche ad alcune uscite fuori luogo".

Brozovic riuscirà a dare il suo apporto oppure, visti i problemi fisici, avrà bisogno di un po' di rodaggio?
"Per la Croazia è fondamentale, malgrado abbiamo anche Kovacic e Modric, che è un giocatore di assoluto valore. Dà equilibrio, bisogna capire le sue condizioni... Con lui al 100% le nostre chance aumentano, mi auguro che possa giocare più partite possibili".

Erlic sta crescendo al Sassuolo. La sua convocazione al Mondiale l'ha convinta?
"Sinceramente è un giocatore che mi piace tanto, siamo più o meno della stessa città e facevo il tifo per vederlo al Mondiale. Si tratta di un calciatore di un ottimo livello per la Croazia, specialmente in difesa dove Vida e Lovren vanno verso la fine della loro carriera e abbiamo bisogno di un cambio generazionale. Ci sono Gvardiol, Sutalo, Erlic... Saranno il futuro della Nazionale".

Altri due giocatori di Serie A convocati con la Croazia sono Pasalic e Vlasic. Reciteranno un ruolo decisivo?
"Sono due jolly importanti per il ct. Non sono titolari fissi, spesso giocheranno come tali, ma comunque offrono a Dalic la possibilità di fare diversi sistemi di gioco perché si possono usare in più ruoli. Pasalic da anni lo conosciamo e in Italia si sta confermando ogni stagione, mentre Vlasic sta facendo molto bene, è al primo campionato di Serie A. Io lo conosco, l'ho avuto all'Hajduk ed ho sempre detto, quando mi chiamavano le squadre italiane, che avrebbe fatto bene sicuramente perché conoscevo le sue qualità. Sta dimostrando di poterci stare".

Il campionato è virtualmente chiuso con il Napoli dominatore assoluto oppure Milan, Juventus e Inter potranno rientrare?
"Non penso che sia virtualmente chiuso. La sosta è inedita per tutti, molto lunga, darà possibilità alle squadre che non sono partite bene ed hanno avuto infortuni importanti come la Juventus di recuperare. Nella seconda parte la stagione sarà ancora più equilibrata, il Napoli ha un vantaggio importante, è padrone del proprio destino, ma le altre cercheranno di recuperare le forze, rinforzarsi e ripartire ancora più determinate".

L'Atalanta era partita bene, ma alla fine ha avuto un calo. Come mai?
"C'è stato un calo, non so perché, magari la gente pensava che senza le coppe potesse lottare per qualcosina in più. Sì, è vero, è partita bene, ma, nel contesto delle altre che competono per posti europei, l'Atalanta non ha quella forza. Bisogna essere realisti e non creare aspettative superiori a quelle corrette. Quello che stanno ottenendo i nerazzurri è già un ottimo risultato e, pur avendo perso qualche partita di troppo, competeranno fino alla fine per i posti europei".

Lei ha giocato al Torino, Juric è un suo connazionale. È l'uomo giusto per permettere ai granata di fare quel salto di qualità che faticano a compiere?
"Ho tanta stima per l'allenatore, seguo tanto il Torino come tutte le squadre italiane e faccio anche un po' il tifo per i granata. Quando le cose vanno bene, capita sempre qualcosa... Spero succeda sempre meno, erano partiti benissimo, poi hanno avuto qualche partita in cui hanno perso punti. Se le eliminano, e me lo auguro, possono trovarsi in una zona di classifica dove sognano di stare e lo meriterebbero anche per il gioco e quello che fanno vedere in campo".

Tra gli attaccanti qual è che le piace di più in Serie A?
"Osimhen è tornato ai livelli a cui eravamo abituati a vederlo. Mi aspettavo qualcosina in più da Abraham, che ha potenzialità per fare molti più gol di quelli fatti fino ad adesso, Vlahovic si è fermato, Giroud sta trovando gol importanti. A me Dzeko continua a sorprendere, è completissimo, il più completo degli ultimi 20 anni proveniente dai paesi dell'ex Jugoslavia. A 36 anni, quando chiamato in causa, fa bene ed ogni allenatore vorrebbe averlo in squadra".

L'investimento dell'Inter per Lukaku invece in che ottica è da valutare?
"Nessuno si poteva aspettare che gli capitassero tutti questi infortuni. Quando era arrivato tutti erano contenti, ma lo sono anche adesso perché al suo rientro, quando starà bene, tornerà il Lukaku decisivo, che fa la differenza in Serie A".

Tra i giovani da chi si aspetta il miglioramento più significativo?
"Penso che, parlando degli attaccanti, per Pinamonti dovrebbe essere l'anno della consacrazione. Ha fatto vedere ottime cose, al Sassuolo è più facile che faccia vedere le sue doti, mi aspetto un'annata dove confermi tutte le sue qualità. Poi spero che Raspadori possa avere più minutaggio perché quando ha giocato ha fatto vedere ottime cose. Ce ne sono altri interessanti come Colombo, che a Lecce è al primo anno in cui sta giocando con continuità in Serie A e penso che possa far vedere le sue qualità. Qualcuno magari me lo sono dimenticato, ma questi sono i primi che mi vengono in mente".

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