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Pres. Valencia Club: "Porte chiuse assist per l'Atalanta. Covid? Qua tanti italiani"

ESCLUSIVA TMW - Pres. Valencia Club: "Porte chiuse assist per l'Atalanta. Covid? Qua tanti italiani"TUTTO mercato WEB
© foto di Alterphotos/Image Sport
martedì 10 marzo 2020, 10:00Serie A
di Giacomo Iacobellis

Il Valencia non ha affatto digerito la scelta del Governo spagnolo di far disputare a porte chiuse la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma stasera contro l'Atalanta. Una decisione irrevocabile vista la grande emergenza Coronavirus, che ha acceso però ormai da giorni il dibattito in casa spagnola. È giusto avvantaggiare così i nerazzurri? Il rischio di contagio sarebbe maggiore al Mestalla rispetto a qualsiasi altra zona della città? Per conoscere e spiegare la posizione ufficiale dei murciélagos, TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva proprio Federico Sagreras, presidente dell'Agrupació de Penyes Valencianistes, ossia dell'Associazione a capo di tutti i Valencia Club.

Sagreras, la lettera di Parejo e le reazioni social dei tifosi parlano chiaro: il Valencia non vuole giocare a porte chiuse contro l'Atalanta.
"Assolutamente no, non è una scelta giusta. Sia noi tifosi che i calciatori del Valencia siamo contrari a questa decisione del Governo. Per risolvere il problema abbiamo proposto da giorni tantissime opzioni, diverse tra loro, come la possibilità di far entrare solamente gli abbonati o giocare semplicemente a porte aperte come si sta facendo in ogni partita di calcio qui in Spagna. Le abbiamo provate tutte, lanciando appelli su appelli, ma non c'è stato verso".

Il Coronavirus, però, avanza minacciosamente e l'Atalanta arriva proprio da una delle prime zone rosse d'Italia.
"Ma il calcio non c'entra. A Valencia ci sono già tantissimi italiani, bergamaschi venuti per la partita o italiani di altre regioni in vacanza, e il contagio è possibile quindi per la strada, in un ristorante, sull'autobus o sulla metro. Nessuno di noi crede che andare allo stadio stasera possa rappresentare un rischio maggiore per la nostra salute, perché ormai il Coronavirus può infettarti ovunque. In Italia quanto in Spagna, più precisamente nella nostra città".

Parlando di calcio giocato, quanto avvantaggiano le porte chiuse l'Atalanta sulla strada per i quarti di finale di Champions?
"Se era già difficile rimontare un 1-4 con un Mestalla pieno, direi che adesso diventa quasi impossibile. Senza il sostegno dei tifosi, in uno stadio vuoto e con un clima quasi da amichevole, servirà un vero miracolo per passare il turno a Parejo e compagni. La vedo molto, molto complicata. Speriamo bene, ma permettetemi un'ultima aggiunta".

Prego.
"Con tutta l'Agrupació de Penyes Valencianistes abbiamo deciso di organizzare un ritrovo in Avenida Suecia alle ore 19:30 per caricare il Valencia al momento del suo arrivo in pullman allo stadio. I giocatori hanno bisogno di noi e del nostro appoggio incondizionato, adesso più che mai. Se la partita dovrà disputarsi a porte chiuse, allora saremo noi a segnare il primo gol ancora prima del fischio d’inizio".

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