Genoa, i dettagli dell'accordo con il Fisco. In pegno il marchio e l'archivio di immagini

Il Genoa lo scorso 7 dicembre ha definito un accordo con l'Agenzia delle Entrate in merito alla ristrutturazione del proprio debito con l'omologa che comporterà sicuramente delle limitazioni in sede di mercato (almeno per le prossime due sessioni) ma permetterà di togliersi dalle spalle qualche pesante fardello.

Dei 111 milioni di euro di debito fiscale, il Genoa dovrà pagare solo il 35% entro dieci anni, circa 37 milioni, mentre la quota risparmiata (una settantina di milioni) sarà considerata sopravvenienza attiva, consentendo così al club di abbandonare lo stato di crisi in cui versava. E dal canto suo il Genoa si è comunque impegnato a pagare integralmente gli altri creditori e saldare quindi ogni pendenza rimasta fuori. E non solo, perché 777 ha fatto sapere di voler immettere altri 13 milioni entro il 31 dicembre, quindi altri 6 entro il 30 marzo 2024, 3 entro il 30 giugno '24, 3.5 entro il 31 marzo 2025 e 1 milione entro il 30 marzo 2026 per un totale di 57.

Infine c'è anche una lettera dei 777 che garantiscono per eventuali nuovi investimenti, se necessari. All'Agenzia delle Entrate, come pegno, sono stati lasciati il marchio del Genoa e l'archivio storico di immagini dei rossoblù. Questo è il quadro che emerge dall'articolo del Secolo XIX dedicato al tema.