Inter-Milan 1-2, le pagelle: Giroud stravolge il derby e riapre il campionato. De Vrij, errore fatale

INTER-MILAN 1-2 - 39' Perisic, 75' e 79' Giroud
INTER (pagelle a cura di Andrea Piras)
Handanovic 5.5 - Impegno poco fino al minuto 35 quando sfodera una bella parata con la mano di richiamo sulla conclusione di Tonali. Incolpevole sul pareggio nerazzurro, può fare di più sul 2-1 di Giroud.
Skriniar 6 - Quando viene puntato da Theo Hernandez non viene mai saltato. Un autentico muro sulle sfuriate rossonere, si trova uno contro tre nell’azione del pareggio del Milan di Giroud.
De Vrij 5.5 - Giroud è un avversario assolutamente temibile ma lui sembra non avere problemi fino a dieci minuti dalla fine quando si gira con troppa facilità e realizza la rete del 2-1. Un errore che un difensore non deve commettere.
Bastoni 6.5 - Praticamente impeccabile nei suoi interventi. Anticipa l’avversario di turno innescando la ripartenza nerazzurra con la sua velocità. Dall’82’ Darmian sv
Dumfries 6.5 - Il duello tutto velocità con Theo Hernandez è uno dei temi di questo derby. Sovrasta il suo avversario sbloccando il match ma Guida annulla per un fuorigioco iniziale di Perisic. Nel primo tempo chiama Maignan alla super parata andando a pochi passi dal gol del vantaggio, nella ripresa viene arginato di più da Theo Hernandez.
Barella 6.5 - E’ il polmone nerazzurro in una zona del campo intasata dall’intensità che mettono in campo le due squadre. Sfiora il gol con uno dei suoi consueti inserimenti.
Brozovic 7 - Giocatore imprescindibile nel centrocampo nerazzurro. Mette tanta intensità nel recuperare i palloni e a riproporre l’azione. Sfiora il gol con una conclusione deviata dalla distanza ma Maignan compie un grande intervento. Dall’82’ Vecino sv
Calhanoglu 6.5 - Da un anno a questa parte il derby è la sua partita, visti i trascorsi nel Milan. Interpreta la gara bene, disegna una traiettoria al bacio per il colpo al volo di Perisic che sblocca la sfida. Dal 74’ Vidal 5.5 - Entra nel momento di maggiore spinta del Milan e non lascia il segno.
Perisic 7 - Deliziosi i suoi tocchi sul pallone quando accelera in velocità risulta imprendibile a Calabria. In evidente fuorigioco quando serve a Dumfries la palla del vantaggio, poi annullato. Stappa il derby con una conclusione al volo che non lascia scampo a Maignan. Dal 71’ Dimarco 5.5 - Si posizione in difesa, soffre qualcosa di troppo in un finale concitato.
Dzeko 6 - Non ha grandi occasioni sui suoi piedi ma va applaudita la sua grande capacità sacrificarsi. Insegue l’avversario fino nella sua metà campo senza risparmiarsi.
Martinez 6 - Non è facile divincolarsi dalla marcatura della difesa rossonera ma ci mette qualità nel creare varchi in area per l’inserimento dei compagni di squadra. Chiama Maignan comunque a buoni interventi. Dal 71’ Sanchez 5.5 - Troppo leggero quando si fa rubare il pallone da Giroud dando il via all’azione del pareggio del Milan.
Allenatore Simone Inzaghi 6 - La sua Inter parte forte e mette alle corde il Milan. L’ingresso di Brahim Diaz spariglia le carte e una doppietta di Giroud cambia l’inerzia del derby. Non fortunato nei cambi.
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MILAN (pagelle di Gaetano Mocciaro)
Maignan 7 - Se nel primo tempo non serve il pallottoliere è merito suo. Interventi provvidenziali e spettacolari. E visto come è finita le sue parate acquisiscono maggior valore.
Calabria 6 - Si presenta bene con un tiro la cui deviazione fa paura ad Handaovic. Ma per lunghi tratti della partita soffre Perisic, che dalla sua parte sfugge più di una volta. Uscito il croato cambia la sua storia, e quella della partita. Splendido l'assist per Giroud nell'azione dell'1-2. E si riabilita.
Kalulu 5.5 - Le difficoltà maggiori le vedi sui calci d'angolo dove fatica in modo incredibile nelle palle alte. E il gol di Perisic arriva per un suo salto a vuoto. Per il resto però si dimostra un marcatore affidabile, con Lautaro e Dzeko col passare dei minuti sempre meno pericolosi.
Romagnoli 6 - Dzeko è un cliente scomodo, barcolla un po' ma alla fine tiene in piedi la barca.
Théo Hernandez 5.5 - Dumfries lo fa dannare. L'olandese lo sovrasta nei primi minuti in occasione del gol, poi annullato. Qualche accelerata ma non si accende del tutto. Nel finale viene espulso, salterà la sfida contro la Sampdoria.
Tonali 7 - Forza fisica e tecnica, difficile togliergli il pallone. È sempre fra i migliori e quando non trova compagni in area ci prova lui a farsi giustizia da solo. Eccezionale Handanovic nel primo tempo a negargli il gol. Il pari nasce da una sua intuizione.
Bennacer 6.5 - Con Tonali forma un'ottima coppia, di garra e piedi buoni. Non è un caso che quando c'è da rimontare Pioli non si vuole privare dell'algerino. Dall'80' Krunic sv.
Saelemaekers 5.5 - È il giocatore maggiormente sacrificabile quando il Milan deve cambiare marcia nel secondo tempo. Primo tempo di solita generosità ma troppa leggerezza davanti. Dal 46' Messias 5.5 - Incide poco e ancora una volta quando ripiega dietro mostra qualche defaillance.
Kessie 5.5 - Torna dopo gli impegni in Coppa d'Africa e lo fa da trequartista atipico, utilizzato più per sporcare la manovra nerazzurra dall'alto che per inventare calcio. Fa il suo ma nel concreto il Milan patisce l'assenza di fantasia davanti. Dal 58' Brahim Diaz 7 - Maldini lo diceva nel pre-partita: "Servono soluzioni in panchina che ti possono decidere la partita". Lo prende in parola: entra e si rivela decisivo. Prima l'assist per Giroud, poi dà il la all'azione dell'1-2.
Leao 5.5 - È il giocatore di maggior estro, Inzaghi riesce a ingabbiarlo di fatto togliendo imprevedibilità a tutto il Milan. Riesce ad accendersi in un'occasione ed è subito pericolo per l'Inter.
Giroud 9 - Lotta, sgomita, vince i contrasti aerei ma per 75' la prova è frustrata dalla mancanza di pericolosità davanti. Poi ribalta il derby in 4 minuti, con un gol da rapace dell'area di rigore e da campione spalle alla porta. Che la maledizione del 9 sia finita?
Allenatore Stefano Pioli 7.5 - Voto ampiamente insufficiente per un primo tempo dimesso, con la scelta di Kessie trequartista che sembra quasi un messaggio di arrendevolezza. Cambia tutto con i cambi ma soprattutto si vede la sua mano nella compattezza della squadra, capace di soffrire ma non mollare mai.
