Italia-Spagna 1-2, le pagelle: solo due azzurri sopra la sufficienza. Ferran Torres il migliore

Risultato finale: Italia-Spagna 1-2
Le pagelle dell'Italia (a cura di Raimondo De Magistris)
Donnarumma 5.5 - Non era facile superare stasera la prova di San Siro, di un San Siro surreale che l'ha fischiato già da prima del fischio d'inizio. E infatti la serata non l'ha attraversata senza errori: dopo lo 0-1, il palo e Bonucci l'hanno salvato da una papera clamorosa. Meglio, molto meglio nella ripresa: al 78esimo grande parata su Marcos Alonso.
Di Lorenzo 5 - Soffre Oyarzabal, difficilmente lo contiene. Dalle sue parti il talento della Real Sociedad fa ciò che vuole, e non a caso da quelle parti arrivano i gol della Spagna.
Bonucci 4 - Lascia i suoi in dieci nel momento decisivo della partita, pregiudica con la sua espulsione ogni possibilità di rimonta. Ed è una espulsione ingenua, rimediata per un giallo per proteste e poi, poco dopo, per un gomito alto.
Bastoni 5 - Sul primo gol di Ferran Torres si ritrova da solo in area e sbaglia il movimento. Sul secondo, subito dopo l'espulsione di Bonucci, è fuori posizione. Ma la difesa non era stata ancora riorganizzata.
Emerson Palmieri 5.5 - Nel primo tempo due delle tre migliori occasioni dell'Italia arrivano da un suo cross. Peccato per lo 0-2, con Ferran Torres che gli prende il tempo e batte Donnarumma.
Barella 5- A venir meno stasera anche la sua solita carica agonistica. Quasi mai nel vivo dell'azione, non riesce in ciò che gli viene meglio: dare intensità alla partita. Dal 71esimo Calabria s.v.
Jorginho 6- Tra i pochi azzurri sufficienti. Non manca mai il suo apporto in mezzo al campo, anche quando c'è da soffrire. Dal 65esimo Pellegrini 6.5 - Col suo ingresso si riforma il tridente e lui si piazza in attacco. Riapre i giochi a meno di dieci minuti dalla fine spedendo in rete un pallone comodo comodo fornito da Chiesa.
Verratti 5 - Non pervenuto. Soffre il giropalla della Spagna, l'esperienza di Busquets e Koke, e quasi mai emerge da una gara vissuta in costante apnea. Dal 59esimo Locatelli 5.5 - Dai suoi piedi più di vivacità rispetto a Verratti.
Bernardeschi 5.5 - Prima falso nueve, poi dirottato a sinistra. Prova a mettere la sua impronta sulla partita ma realisticamente solo una volta ne ha la possibilità, con Unai Sion che gli nega la gioia del gol con l'aiuto del palo. Dal 46esimo Chiellini 6 - Col suo ingresso la difesa azzurra soffre meno. Ma c'è da dire che entra quando la Spagna i suoi gol li ha già fatti, e non ha interesse ad accelerare.
Insigne 5 - La sua occasione è quella che poteva cambiare la partita, ma sull'assist di Emerson Palmieri sbaglia un rigore in movimento. Dal 59esimo Kean 5.5 - Ha mezz'ora e più a disposizione ma pochissimi palloni giocabili.
Chiesa 6.5 - Ci prova, è in forma, cambia anche fascia e non sbaglia le giocate che gli competono. Parte come un razzo anche all'83esimo e serve a Lorenzo Pellegrini il pallone dell'1-2.
Roberto Mancini 6 - Non è stata una bella sconfitta e un paio di scelte, in primis Bernardeschi, non hanno pagato. Però stasera s'è conclusa una striscia di risultati utili consecutivi che andava avanti da oltre 3 anni, da 37 partite. E quella nessuno potrà cancellarla, anche dopo una brutta serata come quella di stasera.
Le pagelle della Spagna (a cura di Andrea Piras)
Unai Simon 6,5 - Viene sollecitato fin dai primi minuti, ci mette una pezza sulla conclusione di Chiesa con grande reattività. Sull’1-0 è bravo anche a chiudere sul primo palo sul tiro ad incrociare di Bernardeschi. Incolpevole sulla rete di Pellegrini.
Azpilicueta 6 - Patisce molto le offensive di Emerson, si fa ammonire nel finale di primo tempo proprio per un body-check sul difensore azzurro. Si fa vedere invece in fase di costruzione dell’azione sulla destra.
Laporte 6 - Lascia qualche buco che però gli attaccanti azzurri non sfruttano. Per il resto, specie quando la sua nazionale è in superiorità numerica, rischia poco.
Pau Torres 6 - Vale lo stesso discorso per il suo compagno di reparto. Non sempre ben posizionato quando gli azzurri spingono. Poi cresce col passare dei minuti dimostrando più fisicità ma ha responsabilità sul contropiede da cui nasce il gol di Pellegrini.
Marcos Alonso 7 - Una continua spina nel fianco della difesa azzurra. Scende con continuità sulla corsia di sinistra. Va vicino al gol con la complicità di Donnarumma ma coglie solo il palo, nella ripresa forse va con un po’ troppa sufficienza ma è ottimo il riflesso dell’estremo difensore azzurro.
Koke 6,5 - Gioca su entrambi i fronti. Prima a destra e poi a sinistra. Accompagna l’azione sovrapponendosi anche sugli esterni per andare al cross. Lotta nel traffico in mezzo al campo come lui sa fare (Dal 74’ Merino sv).
Busquets 7 - Qualche imprecisione ma col passare dei minuti prende sempre più il comando del centrocampo con il solito lavoro di impostazione. Capitano di lungo corso guida la giovane nazionale di Luis Enrique con determinazione e grande classe.
Gavi 7 - Giovanissimo si è affacciato per la prima volta al professionismo con il Barcellona, Luis Enrique decide di “svezzarlo” anche in nazionale. Quanta personalità per il classe 2004 che sicuramente farà parlare di sé (Dall'84' Sergi Roberto sv).
Sarabia 6,5 - E’ l’uomo più pericoloso della Spagna. Sfrutta gli spazi sulla sinistra per provare a creare pericoli alla difesa azzurra. Le azioni dei gol della Roja partono sempre dai suoi piedi (Dal 75’ Bryan Gil sv)
Oyarzabal 7 - Si alterna con i suoi colleghi di reparto per non dare punti di riferimento. Deliziosi gli assist per i due gol di Ferran Torres, vicino al gol nella ripresa che avrebbe chiuso definitivamente la tenzone.
Ferran Torres 7,5 - Sfrutta le amnesie difensive azzurre bucando in due occasioni Donnarumma con due azioni simili. Cross dalla sinistra e lui che sbuca sul secondo palo facendo esultare Luis Enrique e i tanti spagnoli presenti a San Siro. Si ferma a causa di un problema fisico (Dal 50’ Pino 6,5 - Tante finte sulla destra e tanta velocità per il giocatore del Villarreal che mette un pallone d’oro sulla testa di Oyarzabal messo fuori dall’attaccante. Mezzo voto in meno per il colpo di testa per Pau Torres da cui nasce il gol azzurro).
Luis Enrique 7 - Decide di giocarsi questa partita senza una prima punta di ruolo e la scelta è azzeccata. La sua nazionale giovane (lancia un 2004 come Gavi) gioca bene e batte i campioni d’Europa nel loro tempio guadagnando la finale di Nations League.
