La Juve esce vittoriosa dalla nebbia di Bologna: 2-0 al Dall'Ara, decidono Morata e Cuadrado

Juventus batte Bologna 2-0: a segno Morata e Cuadrado.

Se continuità e solidità sono le cose che mancano alla Juventus, dalla nebbia del Dall'Ara escono risposte più che positive per Massimiliano Allegri. I bianconeri regolano 2-0 il Bologna, un gol per tempo: Alvaro Morata in avvio, Juan Cuadrado a chiudere il discorso nel miglior momento dei rossoblù. Quarto risultato utile consecutivo per la Vecchia Signora, che porta a casa anche la terza vittoria con più di un gol di scarto in questo campionato: visti i precedenti, non è certo una statistica da buttar via. Senza Dybala, i bianconeri tirano fuori una prestazione coriacea: la grande bellezza sarà altrove, ma il tecnico livornese riceve risposte positive anche da Arthur e indizi confortanti da Federico Bernardeschi. Ottime notizie, considerato che nel pre partita Arrivabene ha messo in chiaro che non bisogna aspettarsi "colpi di teatro" sul mercato. È un successo, per i piemontesi, che vale il meno cinque dal quarto posto del Napoli - domani in campo a San Siro - e soprattutto il meno sei dall'Atalanta fermata oggi in casa dalla Roma: la Juve, specie se quelle davanti sbagliano, mette in chiaro che c'è e ci sarà fino alla fine. Il Bologna di Sinisa Mihajlovic scivola a meno sette dai bianconeri: non è quello l'obiettivo dei felsinei, il cui rammarico è legato soprattutto alla prima parte del secondo tempo, nella quale i padroni di casa hanno messo in difficoltà un avversario - sulla carta - di rango superiore.

Le scelte iniziali: Miha con Dominguez, Kean dal 1'. I rossoblù ritrovano l'uruguaiano dal primo minuto, con Soriano che torna sulla trequarti. Allegri fa i conti con lo stop di Dybala e concede un turno di riposo a Locatelli: si rivedono dal primo minuto Arthur e Kean. Morata e Bernardeschi completano l'attacco.

Subito Morata, il solito 1-0 bianconero al 45'. Si gioca nella nebbia, che col passare dei minuti darà tregua e consentirà più visibilità. I padroni di casa partono con l'intensità che Mihajlovic chiede loro: Bonucci ci mette il piedone, altrimenti Barrow s'involerebbe. È la Juve, però, a passare e anche molto presto: recupero di Cuadrado, uno due Morata-Bernardeschi rifinito con un gran filtrante dall'italiano e chiuso col destro di prima dallo spagnolo. 1-0 dopo sei minuti, al quarto d'ora Rabiot ha sul sinistro la palla del bis ma non sorprende Skorupski. I felsinei ci sono: aggrediscono e attaccano. La cosa più bella la fa Svanberg, che in rovesciata regala un brivido freddo a Szczesny e Allegri. Nervi tesi alla mezz'ora dopo un fallo di Dominguez su Morata: ne nasce una quasi rissa, ben gestita da Orsato. La gara resta viva: il Bologna combatte, la Juve non si avvicina più di tanto alla porta di Skorupski. Bene Arnautovic, fin troppo generoso Barrow. La Signora merita, ma come troppo spesso le accade non va oltre il vantaggio di misura al rientro negli spogliatoi.

La ripresa inizia con un cambio nelle fila degli emiliani: fuori De Silvestri, dentro Skov Olsen. I padroni di casa alzano il ritmo e ampliano la manovra, la Juve cede il pallino del gioco e s'affida alle ripartenze dei suoi avanti, con quell'indolenza di fondo che resta un enigma. Parte il gioco delle sostituzioni: Allegri è costretto a rinunciare a Pellegrini, ma toglie anche un buon Arthur. Tra strappi e imbucate, la partita nel secondo tempo la fa soprattutto il Bologna, ancora vicino al pari con Dominguez al 66': fa buona guardia Szczesny. Nel miglior momento dei padroni di casa, arriva il solito Cuadrado: staffilata di destro appena dentro l'area, da posizione molto defilata, deviazione di Hickey e 2-0. Doccia fredda per gli uomini di Mihajlovic, la partita finisce sostanzialmente qui. Nel finale, entra Kaio Jorge e offre a Cuadrado il pallone della doppietta personale: fuori di poco, mentre la nebbia torna a ridurre la visibilità e complica in via definitiva i piani del Bologna di inseguimento del pari.