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Lecce, Gotti: "10 partite importanti. Il contratto? Non importa, salviamoci"

Lecce, Gotti: "10 partite importanti. Il contratto? Non importa, salviamoci"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 13 marzo 2024, 14:10Serie A
di Filippo Verri
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com: premi F5 per aggiornare

13.00 - È il primo giorno di Luca Gotti da nuovo allenatore del Lecce: a breve il tecnico sarà a disposizione della stampa.

Con che stimolo si approccia a questa sfida?
"La lotta salvezza è avvincente. Per chi vede da fuori, è davvero bella. Quando ci sei dentro, le cose le vedi in maniera diversa. Le tensioni hanno un peso specifico diverso. Non vorrei parlare di me, ma forse è utile. Il 2023 per me è stato un anno difficile: ho avuto due operazioni invasive. Una a luglio, che non mi ha consentito di accettare le offerte ricevute. Dopo 7-8 mesi di stampelle ora sono tornato alla normalità. Tante cose che mi sono state dette su questo territorio mi piacciono. Questa cornice è indispensabile per comprendere i miei perché. La corsa salvezza non è facile, bisogna affrontarla con consapevolezza. Ci saranno 10 partite tutte importanti, compresa quella di sabato. È la bellezza di questo sport. Per me è il primo subentro con così poche partite, 10 : c'è un breve termine, quindi le cose vanno ponderate diversamente. La cosa più importante è non fare danni (ride, ndr.)".

Il contratto.
"Qualcuno ha parlato di discussioni, nella realtà è successo l'esatto contrario. Io ho detto a Corvino che non vengo qua per il contratto. Ci sono 10 partite, poi se ci piacerà stiamo insieme. Corvino invece insisteva per fare un bel contratto. Sono aspetti simpatici che mi piace raccontare".

Ha giocato spesso a 3, lo farà anche a Lecce?
"Ho trovato un gruppo elettrico, sicuramente non spento. Le vicende hanno scosso il gruppo. Stamattina ho visto una squadra viva. La difesa a 3 mi ha accompagnato in A per quelle che ritenevo essere i gruppi a disposizione. Qui ci sono 10 partite, non credo sarebbe saggio inventarsi stravolgimenti concettuali. Teniamo tutto il buono e mettiamo mano alle cose che non sono funzionate. Ho fatto il 4-3-3 da vice di Donadoni per tanti anni".

Come intende gestire il centrocampo?
"Ci sono tante risorse, non voglio avere pregiudizi. Da fuori ti fai delle idee, poi vai in campo e vedi altre cose. Stiamo andando sempre di più, nel calcio moderno, in una direzione dove cerchiamo di utilizzare tutte le risorse. L'11 di base non è più importante come prima. Mi sto ponendo tante domande sui meccanismi migliori per la squadra".

Come si salva il Lecce?
"Se fossi alle prime armi, risponderei a gamba tesa. Non bisogna spaccare tutto. La realtà è che bisogna stare calmi. C'è un orizzonte di 10 partite importantissimo. Chi sta più calmo arriva in fondo. Non guardiamo quello che fanno gli altri, sono troppi, la lotta salvezza è cambiata".

Conosce qualche giocatori?
"Ci sono calciatori navigati. Questi sono mixati a giocatori con valori, giovani. Il Lecce ha vinto uno scudetto Primavera e tanti giocatori si stanno affacciando, è bellissimo per un ex Primavera come me. Questi talenti vanno affiancati, costruiti. È innegabile che un club come Lecce debba appoggiarsi sulla valorizzazione e la cessione dei giocatori, per costruire un circolo virtuoso".

Da casa, quali criticità del Lecce ha notato?
"Ho visto tante squadre da casa. Sono venuto in macchina e nelle 10 ore ho riguardato le ultime 2-3 partite del Lecce. Mi ha colpito molto l'atteggiamento della squadra, è mancata pochissimo. Il Lecce è primo per contrasti vinti, questo è un dato che sottolinea lo spirito. È ultimo in altre cose, ma ci lavoreremo. A Udine c'erano 14-17 nazionalità diverse. Allo Spezia 19. Questi sono strumenti per entrare in un gruppo come quello odierno, dove 4-5 ragazzi fanno fatica con la lingua".

Il Lecce è padrone del suo destino.
"Ci sono 10 partite, un torneo. E partiamo a +1. È un fatto, cerchiamo di essere padroni del nostro destino".

Il Lecce subisce tantissimi gol su palla inattiva.
"Il Lecce oggi è ventesimo, i dati sono oggettivi. C'è da considerare la struttura della squadra: laterali difensivi e offensivi brevilinei. Questo si fa sentire. Sta a me il compito di valutare cosa si possa correggere dal punto di vista strategico".

Sarà un Gotti più docente o mister?
"Da oggi ho ricevuto l'incarico di allenatore del Lecce. È diverso rispetto a fare una lezione. Ho piena consapevolezza di bastone e carota. Bisogna fare scelte, alle volte impopolari anche. L'obiettivo è il risultato".

Prende la parola.
"Permettetemi 30 secondi riguardo D'Aversa. Lo conosco bene, l'ho avuto come giocatore tanti anni fa. Oltre ad essere un ragazzo di personalità, è una persona col cervello che funziona. Quello che è capitato domenica è frutto di frustrazione. Assicuro che è una persona col cervello che funziona molto bene".

14.10 - Termina la conferenza di Gotti.

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