Ranieri: "Saelemaekers senza Dybala non è lo stesso. Bove? Lo chiesi a Mou..."

Alle 12.30 al Fulvio Bernardini il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, presenterà il prossimo appuntamento di campionato: la sfida contro il Milan di Sérgio Conceição, uscito sconfitto mercoledì contro il Bologna nella finale di Coppa Italia. Segui su TMW la diretta testuale.
12.32 - Inizia la conferenza stampa
Sul reparto offensivo. E' da alta classifica o ci sarà da investirci?
"Per il mercato ne parlero a fine campionato. I fatti parlano chiaro. Sicuramente vedremo il da farsi"
Vuole rispondere a quello che hanno detto dopo il suo 'attacco' all'arbitro a Bergamo?
"Resto della mia idea. Io non sto giudicando se era rigore o non era rigore io parlo di uniformità di intenti. Il protocollo VAR. Chiaro ed evidente errore: ci sono stati sia nel nostro campionato di quest’anno in Italia, sia in Champions League alcuni errori molto simili. E il VAR non è intervenuto. Io solo questo dico. Anche per regolarmi sul cosa dire a miei giocatori. Poi il presidente difende il proprio operato, dei suoi. Anch’io farei lo stesso con i miei giocatori. Poi in forma privata gli dico quello che penso. Io non discuto se era o non era rigore. Io discuto quando è chiaro ed evidente. Perché quello che è successo a noi, è successo in altre occasioni. In Italia in questo campionato e in Champions League. E il VAR non è intervenuto. E allora è per sapere".
Una volta Mazzone le disse 'Chi non sale quei gradini all’Olimpico non puoi dire di aver fatto l’allenatore". Domenica sarà l’ultima volta. Cosa le mancherà di più? E qual è secondo lei la differenza?
"La differenza è perché siamo romani e romanisti, magari per un altro allenatore non ha quella sensazione che possiamo avere noi romanisti. Io ricordo da ragazzo quando ero nel settore giovanile della Roma, solo a vedere i giocatori che giocavano mi batteva il cuore, forte. Chissà se un giorno sarò pure io in campo mi chiedevo. Per cui è logico che salire gli scalini è una cosa che va oltre. Che vedere lo Stato pieno. Lo stadio pieno significa che la squadra cerca di dare il meglio ai tifosi, pur nelle difficoltà che stanno combattendo. Questa sensazione è bellissima".
Il campionato ci dice che le squadre che vanno in Champions League sono più o meno quelle che sicuramente hanno lottato per lo scudetto. La Roma il prossimo anno può essere competitiva per stare in quel range delle posizioni alte della classifica? Per poter ambire a entrare un posto in Champions League?
"Il senso credo che lo abbia detto quando sono arrivato. Abbiamo due aperture di mercato dove saremo ristretti. Cercheremo di sbagliare il meno possibile. Poi vedremo perché tante volte non vince la più forte, vince chi è riuscito a costruire un qualcosa. Avete visto abbiamo giocato, credo a viso aperto con una squadra lunedì scorso che è stata formata in nove anni. Allora mi verrebbe da dire... Stiamo lì. No, io dico: dobbiamo migliorare. Abbiamo iniziato a mettere le fondamenta. Piano piano costruiremo una squadra che sia un orgoglio per i tifosi. Questo mi sento di dire".
A Bergamo abbiamo visto le Saelemaekers per pochi minuti. Le volevo chiedere da che cosa è derivata la scelta di escluderlo per così tante partite, visto che in termini di goal e di caratteristiche è sempre sembrato uno dei più attivi.
"Con il fatto che Soulè si è adattato bene su quella fascia, e Saelemaekers aveva fatto una combinazione con Dybala meravigliosa, perché si scambiavano la palla a 2000 all’ora, creavano dei problemi all’avversario, mancandogli Dybala ho visto che non era più lo stesso. E allora ho cercato di cambiare e di dare un qualcosa in più. Ma Alexis è sempre nella mia mente perché è un giocatore importante".
Quanto è importante raggiungere l’Europa da un punto di vista finanziario? E da un punto di vista personale?
"Da allenatore è importante perché voglio arrivarci, perché penso a dove l’abbiamo presa e a quello che abbiamo fatto. I sacrifici che hanno fatto i ragazzi. La voglia e la determinazione, i tifosi. Tutto questo è super importante. Poi dopo tutto, si pensa all'aspetto finanziario, che è importante per la società".
Come sta preparando la partita? Parlo molto del baricentro della squadra che abbiamo visto molto basso a Bergamo...
"Quando ci abbassiamo e stiamo attenti e difficile che ci facciano goal. Noi abbiamo preso il goal di Lookman proprio perché su una punizione siamo rimasti aperti e gli abbiamo fatto battere la palla inspiegabilmente. Nessuno davanti alla palla, tutte e due aperti. Per cui la palla è sfilata in mezzo ai due. Non è una questione mia che gli dico di abbassarsi, è anche la forza dell’avversario. Poi bisogna sempre vedere tatticamente la forza dell’Atalanta quale era. Quella delle ripartenze. E infatti loro sono stati pericolosissimi sempre nelle ripartenze. Ma così come lo siamo stati noi pericolosissimi, perché se noi avessimo avuto il rigore o i goal che si sono mangiati loro parleremo di un'altra partita. Staremmo parlando della stessa partita dell’Inter. Grande Roma, ha attaccato, è stata concentrata, ma ha sbandato un po’ ma alla fine ha vinto. Qui invece diciamo 'no la Roma si è abbassata, si è rimessa dietro e ha preso goal. Questo è".
Paredes e Hummels e il loro minutaggio...
"Cosa abbiamo fatto in quelle 9 partite? Vinto"
Si cercherà in futuro di continuare sul suo indirizzo o ci sarà una mini rivoluzione?
"Cercheremo di fare del meglio che possiamo fare seguendo la linea dei giocatori che abbiamo. Senza stravolgere troppo".
A Torino sarà la sua 500esima panchina in Serie A. La Roma ha preparato qualcosa per lei, in anticipo?
"Non lo so. Se lo hanno fatto è giusto che non me lo dicano. Sono cose che rivedrò tra un mesto. Spero di avere tempo per vedere quello che ho fatto".
Dobbiamo aspettarci che qualche giocatore big verrà sacrificato?
"Onestamente ne avete parlato voi e non noi in società. I mercati sono sempre aperti a 100 situazioni. Noi cercheremo di dare il meglio per dare ai tifosi una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo fura. La mentalità di quello che abbiamo costruito quest'anno. Ci sono giocatori che si aiutano l'uno con l'altro. Non possiamo sbagliare i giocatori che arriveranno".
Oggi è il compleanno di Bove. Cosa sente di dire ad un ragazzo che ha affrontato tutto questo?
"Voi non lo sapete ma io lo chiesi a Josè e lui mi disse 'No, lo tengo io qua'. Perchè se no me lo sarei portato a Cagliari. Per cui gli faccio i migliori auguri e gli auguro tutto ciò che desidera. Non lo conosco di persona, ma basta poco per capire che tipo di intelligenza ha quel ragazzo".
12.43 - Finisce la conferenza stampa
