Tare nuovo ds del Milan, subito una patata bollente: dovrà gestire la questione Reijnders

Igli Tare ha firmato il suo nuovo contratto da direttore sportivo del Milan nelle scorse ore, con l'ufficialità da parte del club rossonero attesa a stretto giro di posta. Per il dirigente albanese un contratto di due anni con opzione per la terza stagione. Sabato sera ci sarà l'ultimo atto di una stagione che Furlani ha definito come "fallimentare", quindi l'ex uomo mercato della Lazio prenderà possesso delle varie questioni rossonere.
La prima e più impellente, motivi di cronaca, sarà quella legata al futuro di Tijjani Reijnders: il Manchester City si è lanciato all'assalto dell'olandese dopo l'addio di Kevin De Bruyne e la trattativa col Milan è in atto. Pep Guardiola è arrivato a mettere sul piatto 60 milioni di euro, cifra che non soddisfa il club rossonero ma che ha comunque portato i dirigenti ad accettare di sedersi al tavolo delle trattative.
E questa sarà proprio il primo banco di prova del Tare direttore sportivo del Milan. Un nome pesante all'esordio, per il dirigente, che dietro nasconde anche i pensieri e i mugugni della tifoseria. Dopo l'addio sofferto di Tonali, infatti, l'ambiente milanista digerirebbe male la partenza di un centrocampista capace di realizzare 15 gol fra tutte le competizioni stagionali, dimostrandosi una delle pochissime note liete di una stagione da dimenticare.
