Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Vittorio Sanna: "Ranieri con lavoro e fiducia salverà il Cagliari"

Vittorio Sanna: "Ranieri con lavoro e fiducia salverà il Cagliari"TUTTO mercato WEB
domenica 15 ottobre 2023, 09:01Serie A
di Redazione TMW
fonte Vittorio Sanna per TUTTOCAGLIARI.NET
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

La serie A in due anni, a partire dal gennaio 2023. Questo era il patto Cagliari/Ranieri quando il tecnico romano ha accettato di tornare in Sardegna. Pianificazione di un recupero credibile della massima serie che sull’onda dell’entusiasmo, della professionalità e del carisma del tecnico, ha bruciato le tappe. Definire “miracolo” la promozione del giugno scorso, va bene, ma ricordando che si parla di uomini. Nessuna trasformazione di acqua in vino, solo lavoro sul campo per fare in modo che il patrimonio di calciatori che si avevano, integrati e fatti crescere, potessero diventare una squadra di serie A.

Il processo di crescita è solo a metà strada, non si è affatto concluso con la promozione. È facile pensare che un’imbeccata di Pavoletti valga i 20 punti di differenza nel campionato scorso con il Frosinone o anche i 12 con il Genoa. Le differenze ci sono ancora perché i calciatori che fanno il Cagliari rispondono allo stesso nome. Non sono gli stessi dal punto di vista tecnico. Sono cresciuti rispetto al punto di partenza, ma non hanno ancora concluso il loro percorso biennale.

Radunovic non è più il ragazzetto senza esperienze lanciato in campo in serie B. Ma non è neanche un portiere di pari valore di chi lo ha preceduto. Deve fare la necessaria esperienza e dovrebbe farla in un ambiente capace di capire che siamo solo a metà strada. Chi è arrivato a dargli un’alternativa, ha già pagato in Italia per le troppe pressioni. Simone Scuffet era già l’erede di Buffon, poi invece anche lui aveva tanto da imparare e per riprendere a crescere è stato costretto a cercare in Romania la scuola giusta.

Alberto Dossena è attualmente il difensore più gettonato dei rossoblù, ma guai scordarsi che fino ad un anno fa nessuno credeva in lui. Obert è un giovane di ampie prospettive, ma non vale certo gli scafati difensori di tante altre di A. Wieteska e Hatzidiakos sono arrtivati proprio per tentare di innalzare il livello ma il mercato finito a settembre e le Nazionali hanno costretto Ranieri a farli ambientare in partite ufficiali invece che in amichevoli. Anche a discapito di Goldaniga, certamente più esperto ma calciatore di media fascia.
Azzi giocava in C fino a diciotto mesi fa, Augello è retrocesso con laSampdoria, Zappa non si riteneva potesse giocare neanche in B.

Perché questo lungo e per certi versi fastidioso preambolo? Non per mettere alla berlina i singoli calciatori ma per tentare di riportare tutti alla realtà. Il Cagliari deve crescere e per farlo deve puntare su un’unica ricetta valida, il lavoro. Il lavoro implica l’impiego del tempo e il tempo necessario richiede pazienza. Il Cagliari si è programmato dovesse tornare ad essere una squadra di serie A al suo secondo anno. Questo deve fare in questa stagione. Non più conquistare la massima serie dal punto di vista formale. Conquistarla dal punto di vista potenziale.

Dopo otto giornate la Serie A dista soli tre punti. Molti meno di quanto era lontana alla fine della stagione regolare di Serie B. Siamo molto più vicini e il tempo è dalla nostra. Abbiamo già fatto ricche esperienze contro squadre di gran lunga superiori alla rosa cagliaritana. Tutto ciò che non è andato bene è il frutto di un percorso che può diventare la ricchezza stessa di una crescita. Solo conoscendo i limiti e le lacune si può lavorare per compensare. E la squadra di Claudio Ranieri aveva bisogno e ha ancora bisogno di tempo e fiducia. E mentre il tempo si riduce, la fiducia non può mancare se è vero che si crede nel progetto avviato dieci mesi or sono. Lavori in corso. Un cantiere aperto. Con tanti troppi punti a disposizione per dire che non si può fare, che è impossibile restare in Serie A.

Bene hanno fatto i tifosi allo stadio ad applaudire dopo Cagliari-Roma. Anche loro hanno i timori di una stagione difficile ma comprendono che un applauso è energia pura dopo una sconfitta maturata con il massimo impegno e con molteplici errori. È una vera e propria trasfusione. Chi pensa che i sostenitori si chiamino così per caso, non ha chiaro di quanto incide l’ambiente in un processo di crescita. È basilare. Sostenere e non abbattere. Pur sottolineando ciò che non si riesce a fare. Ma solo per tracciare il piano di lavoro e gli obiettivi da cogliere. Ci sono dieci partite ancora nel 2023. Buttarle via è uno spreco indecente.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile