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Frosinone, Stirpe: "Stadi con sole mille persone? Meglio allora che la gente resti a casa"
Parziale riapertura degli stadi, come voluto dal ministro Vincenzo Spadafora: non oltre mille persone negli impianti che ospiteranno manifestazioni sportive all'aperto.
Decisione questa, commentata dal presidente del Frosinone Maurizio Stirpe, dalle colonne de Il Messaggero - ed. Frosinone: "Per me non ci sono ancora le condizioni per poter riaprire gli stadi al pubblico. In questa fase in cui i contagi purtroppo stanno crescendo, è sicuramente una decisione sbagliata. Credo, invece, che bisognerebbe aspettare almeno un mese dopo la riapertura delle scuole, per capire bene come evolverà la situazione sanitaria, prima di poter prendere una decisione sulla riammissione seppure parziale degli spettatori all'interno degli stadi. Se poi per mantenere il necessario distanziamento all'interno di un impianto all'aperto dovranno esserci non più di mille persone, allora secondo me è meglio che la gente resti a casa e segua in televisione le partite stando comodamente seduta in poltrona. Anche perché quali saranno i criteri di selezione che le Società dovranno seguire per l'assegnazione dei posti? Penso che sarebbe voler creare un ulteriore motivo di ansia come se già non bastasse tutta quella che c'è in questo momento".
Decisione questa, commentata dal presidente del Frosinone Maurizio Stirpe, dalle colonne de Il Messaggero - ed. Frosinone: "Per me non ci sono ancora le condizioni per poter riaprire gli stadi al pubblico. In questa fase in cui i contagi purtroppo stanno crescendo, è sicuramente una decisione sbagliata. Credo, invece, che bisognerebbe aspettare almeno un mese dopo la riapertura delle scuole, per capire bene come evolverà la situazione sanitaria, prima di poter prendere una decisione sulla riammissione seppure parziale degli spettatori all'interno degli stadi. Se poi per mantenere il necessario distanziamento all'interno di un impianto all'aperto dovranno esserci non più di mille persone, allora secondo me è meglio che la gente resti a casa e segua in televisione le partite stando comodamente seduta in poltrona. Anche perché quali saranno i criteri di selezione che le Società dovranno seguire per l'assegnazione dei posti? Penso che sarebbe voler creare un ulteriore motivo di ansia come se già non bastasse tutta quella che c'è in questo momento".
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