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Taibi: "Chi rileva adesso la Reggina fa un affare, ma teniamo fuori chi vuol sciacallare"
Dopo lunghi mesi di silenzio, ai microfoni di citynow.it, è tornato a parlare il Ds della Reggina Massimo Taibi, che ha fatto il punto sul delicato momento del club, dopo l'arresto di patron Luca Gallo: "Come tutti, ho provato grande dispiacere per la vicenda che ha riguardato il presidente Luca Gallo. Non mi sento di dare giudizi, vedremo quello che accadrà in futuro. C'è gente che lo ha osannato in passato e oggi lo condanna, io non sono così. Ci stiamo muovendo tutti per trovare delle soluzioni e quindi riuscire a salvare la Reggina. Ho vissuto una situazione simile ma non uguale il mio primo anno, ma le circostanze devo dire adesso sono diverse. Allora c'era poco tempo e se non fosse arrivato Gallo saremmo morti. Oggi la Reggina è in B ed è più appetibile e poi c'è molto tempo in più. Io sono fiducioso, ci stiamo muovendo tutti per quello che può essere il nostro piccolo contributo, chi prende la Reggina oggi fa un affare, per il blasone della società, la piazza, la categoria. Sono un combattente e non mollo, tireremo le somme il 22 giugno. Con Stellone ci sentiamo tutti i giorni, come anche con i calciatori. Tutti sperano che possa arrivare la svolta, sono molto legati a Reggio e alla Reggina, c'è voglia di ricominciare, nessuno escluso. Se si riuscirà a ripartire abbiamo già un patrimonio di calciatori importanti, circa 20 con i rientri di Situm e Liotti che al tecnico (Stellone) piacciono molto. Quel piccolo vantaggio che avevamo lo abbiamo disperso, ma ripeto, non bisognerebbe fare molto. Io sono fiducioso, oltre alla società, penso a tutti coloro che hanno famiglie e lavorano per la Reggina. Mi sto prodigando alla ricerca di soluzioni, anche se non rientra nelle mie competenze, spero che di questi interessamenti almeno uno si possa concretizzare. Dobbiamo tenere fuori chi vuole sciacallare".
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