
Monza, Bianco: "Siamo forti, inutile nasconderci. Serve dimostrarlo già contro l'Avellino"
"La squadra nei 15 giorni prima delle chiusura del mercato aveva iniziato ad allenarsi in maniera importante, tutti coinvolti, dopo la chiusura avevo qualche timore ma invece i ragazzi mi hanno stupito in maniera positiva: sono sempre stati carichi, per provare a fare qualcosa di importante questo anno. Hanno capito un dato importante che accade in Italia, in Serie A è più facile prendere giocatori dall'estero che dalla B, per tanti fattori, anche economici: c'è quindi voglia di tornare a essere protagonisti per farsi notare": nella conferenza stampa dell'antivigilia del match contro l'Avellino, esordisce così il mister del Monza Paolo Bianco.
Che aggiunge poi: "Il nostro era un mercato particolare, con l'arrivo della nuova proprietà dei giocatori avevano chiesto di essere ceduti, ma alla lunga hanno capito che era meglio stare qui che andare altrove: a tanti ragazzi l'ho detto, ci si devono creare le condizioni per scegliere dove andare, non si deve elemosinare la Serie A pur di giocare in A, credo che i nostri giocatori meritino un livello più alto delle squadre che li hanno richiesti. Giusto per fare un esempio Colpani era alla Fiorentina, ma deve ambire a livelli più alti. Ma non erano cose che potevo cambiare io, me ne sono occupato il giusto, così come del closing che a breve ci sarà: a noi non è mai mancato nulla per lavorare, pensiamo solo al lavoro sul campo".
Dopo il punto post mercato, ecco una nota sulla gara ormai alle porte: "Dopo una retrocessione come quella dell'anno scorso, vedere tutto il calore che ci circonda è bello, perché i campionati di vertice non si fanno da soli. Sta quindi a noi ricambiare l'affetto, a cominciare dalla gara contro gli irpini: abbiamo giocatori di qualità, molto alta, dobbiamo metterli nelle migliori condizioni. Partendo dal fatto che davanti troveremo una formazione con molto entusiasmo che giocherà per la prima volta nel proprio stadio: il terreno di gioco sarà particolare". Nota quindi alla rosa: "Pessina per noi è fondamentale, ho acceso qualche cero affinché rimanesse. Qui ci sono tanti leader, ma lui ha qualcosa in più, perché è di Monza: questo è un discorso che vale proprio in generale. Diventi calciatore ma sei tifoso. Keita? Si sta allenando bene, non ha i 90' nelle gambe ma lo sfrutto per come posso, sperando che incida quanto più possibile. Izzo? Ha smaltito il problema che ha avuto in settimana, è a tutti gli effetti a disposizione, come Bakoune. Fiori abbiamo solo Forson, che probabilmente si opererà al menisco e Zenoni, poi ci saranno da valutare Colpani e Carboni, gli unici due che ancora non rientrano in gruppo. Antov devo ancora conoscerlo".
Conclude poi: "Noi siamo una squadra forte, dobbiamo sempre provare a stare tra le prime. Questo non significa che a marzo avremo vinto il campionato, ma solo che ci deve essere la consapevolezza di essere una squadra forte: certo, non sempre le più forti vincono, ma noi abbiamo tutti i mezzi per provarci fino alla fine. È inutile nasconderci, la strada da percorrere la abbiamo ben chiara".
Altre notizie
Ultime dai canali







Primo piano