
Empoli, Pagliuca: "Abbiamo messo in campo più personalità. I tifosi hanno capito il percorso"
Guido Pagliuca, allenatore dell'Empoli, ha parlato ai microfoni di PianetaEmpoli, dopo la vittoria per 2-1 in casa del Sudtirol. Le sue parole:
Quanto pesa e cosa aggiunge questa vittoria arrivata nei minuti finali?
"È importante per il morale, soprattutto per cercare di evitare che si ripeta un primo tempo di paura come quello che abbiamo fatto oggi. Penso sia stato un primo tempo brutto, con tanta paura da parte di tutta la squadra. Nel secondo tempo invece siamo stati molto meglio: abbiamo sviluppato gioco, trovato due gol su azione e portato a casa una vittoria importante. È un percorso iniziato tardi, perché la nostra squadra è stata completata molto tardi, e lo stiamo portando avanti con tanti ragazzi under, giovani e giovanissimi. Questo può portare anche a situazioni come quella di oggi, se alziamo un po’ troppo l’asticella. Oggi avevo la sensazione che la squadra, di fronte alla necessità di vincere una partita in superiorità numerica, si sia un po’ bloccata: è un segnale della mancanza di esperienza all’interno del gruppo, e dobbiamo essere bravi a non creare queste condizioni. Anzi, dovremmo essere bravi a dare entusiasmo anche a un punto come quello conquistato contro il Monza, una squadra importante per la categoria. Per me quel punto rappresentava continuità, e oggi lo si è visto grazie allo sforzo di un gruppo fantastico".
Sapevamo che sarebbe stata una partita molto sporca, fatta di duelli e scontri. Cosa pensi abbia fatto la differenza alla fine?
"Ha fatto la differenza il fatto che, nel secondo tempo, abbiamo messo in campo un po’ più di personalità, sia come squadra che nei singoli. Mercoledì avevamo finito la gara con sei giovani, oggi è stato lo stesso. Spesso abbiamo giocato davanti con un 2007 e un 2003, e questa categoria ti guarda in faccia. È un percorso che deve essere lungimirante: dobbiamo accettare la crescita di questi ragazzi, molti dei quali vengono dal nostro vivaio. Tutti insieme dobbiamo crederci e spingere nella maniera giusta, uniti, per far sì che questi ragazzi migliorino e crescano. Se lo faranno, sarà una doppia soddisfazione: perché oltre a essere patrimonio della società, riusciranno anche a disputare un buon campionato. L’ambiente deve essere sereno e leggero, perché solo così si può trasmettere leggerezza alla squadra".
Ultima cosa: i tifosi, ancora una volta, non hanno mai smesso di sostenervi per tutti i 100 minuti della partita.
"I nostri tifosi, la nostra gente — sia quelli che ci seguono in trasferta che la nostra Maratona — sono sempre vicini ai ragazzi. Hanno capito il percorso e quanto siamo giovani. Sono convinto che la differenza tra il primo e il secondo tempo non sia stata solo in due posizioni cambiate in campo: è stata una questione mentale. Dobbiamo lavorare tutti insieme, io per primo, per portare la squadra al top anche da quel punto di vista".
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