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Como, Longo: "Sono ambizioso e non mi pongo limiti, ma dobbiamo ragionare gara dopo gara"

Como, Longo: "Sono ambizioso e non mi pongo limiti, ma dobbiamo ragionare gara dopo gara"
mercoledì 21 settembre 2022, 15:49Serie B
di Luca Cilli

Il Como volta pagina. Dopo 6 giornate di campionato ed appena 3 punti conquistati, che al momento significano penultimo posto alla pari con il Modena, il club ha deciso di affidare la panchina a Moreno Longo. Il nuovo allenatore, subentrato a Giacomo Gattuso, avrà il compito di rilanciare le ambizioni di una squadra ancora alla ricerca della prima vittoria e che sin qui ha deluso le aspettative. Longo in passato ha già vinto il campionato di B con il Frosinone e nelle ultime due stagioni ha guidato l'Alessandria con cui ha conquistato una storica promozione proprio in B. Campionato che ritrova a distanza di qualche mese. Queste le sue impressioni dopo i primi giorni alla guida del Como:

Che gruppo ha trovato?
"Intanto voglio ringraziare e salutare Gattuso, con cui ho un rapporto di stima reciproca. Ci siamo parlati e confrontati, mi spiace per lui e spero che possa risolvere presto i suoi problemi e che possa tornare subito in pista perchè è un ottimo allenatore. Ringrazio il Como per avermi dato questa possibilità che sposo con grande entusiasmo. E' una grande chance per me, voglio trasmettere con energia le mie idee. Buonissime le sensazioni che mi ha dato il gruppo".

Cosa le è piaciuto di più e di meno del Como?
"E' iniziato il periodo di valutazione del Como che comunque ho seguito. Alcuni giocatori li conoscevo per averci giocato contro, altri invece sono curioso di valutarli internamente. Per conoscere bene il gruppo bisogna lavorarci a stretto contatto, per capire carattere ed aspetti tecnici. Magari le impressioni dall'esterno possono essere smentite dal campo. Sta a me capire dove intervenire, bisogna farlo velocemente anche per avere una identità riconoscibile. La squadra ha grande potenziale".

Cosa ha chiesto a Longo la società? Qual è l'obiettivo?
"La società è stata molto chiaro. Hanno ambizioni ed un progetto chiaro. Io per primi sono un ambizioso, infatti non mi pongo limiti e cerco di lavorare al massimo. Il club è concreto, realistico nell'analizzare la situazione. Siamo penultimi, dobbiamo avere la capacità di avere obiettivi importanti ma anche micro obiettivi per l'immediato. Vogliamo anche riportare orgoglio ed entusiasmo fra i tifosi. Questo è il primo passo, la categoria non permette nessun tipo di atteggiamento superficiale. La B, a maggior ragione quest'anno, è un torneo difficile".

Che sensazioni prova nel confrontarsi con giocatori importanti come Fabregas?
"Lavorare con calciatori come lui è uno stimolo, può anche arricchirmi come bagaglio tecnico. Ho già vissuto questa esperienza anche in passato come a Torino dove ho allenato grandi giocatori, spesso e volentieri diventa anche più facile gestire questi giocatori perchè hanno valori umani importanti e sono di esempio anche per il resto della squadra. Come giocheremo? In questo momento l'osservazione per me è fondamentale. Io i giocatori li sto scoprendo quotidianamente. Sto vedendo cose interessanti ed anche diverse rispetto a quelle percepite anche da fuori. In base alle loro caratteristiche decideremo come giocare tatticamente".

Fabregas in quale ruolo giocherà?
"Parliamo di un grande calciatore con la capacità di sapersi muovere in più zone del campo. Credo che in questa situazione può giocare sia davanti la difesa che dietro le punte. Parto da un presupposto: non sono integralista. Vale sia per l'utilizzo dei giocatori che per la scelta del modulo. Bisogna adattarsi alle varie esigenze e situazioni. Lo stesso farò qui a Como, una piazza importante che ho conosciuto in passato e so che cosa può dare alla squadra".

Ha già vinto un campionato di B a Frosinone. Il Como, nonostante il momento attuale, può lottare per la promozione?
"Sarebbe da presuntuosi parlare di vittoria del campionato. Però l'ambizione non deve precluderci nulla, dobbiamo tornare sulla strada giusta per poi costruirci le nostre opportunità. A parlare di promozione sono tante squadre, il campionato è altamente spettacolare. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, fare un passo alla volta. Poi alzeremo il tiro".

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