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INTERVISTA TC - Dg Piacenza: "Noi ai playoff? Domani decideremo"TUTTO mercato WEB
martedì 9 giugno 2020, 14:00Interviste TC
di Raffaella Bon
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Dg Piacenza: "Noi ai playoff? Domani decideremo"

Marco Scianò, direttore generale del Piacenza, ai microfoni di TuttoC.com ha analizzato la situazione dei biancorossi tra playoff e futuro. 

Parteciperete ai playoff? 
"Stiamo facendo delle valutazioni su più aspetti. Intanto riuscire a mettere in atto il protocollo, col problema che il nostro medico ha declinato la responsabilità. È un dottore dell'ospedale di Piacenza, non può assumersi l'onere di fornire prestazioni esclusive alla squadra di calcio per più di un mese, considerando che dev'essere approntato un registro praticamente giornaliero. Inoltre nella nostra città tutto è amplificato: ci sono ancora presidi per capire l'effettivo stato di salute della popolazione, dare la priorità alla squadra sarebbe molto forte e non bellissimo. Inoltre, coerentemente con le ultime scelte, la società guarda più al futuro, partendo da una posizione svantaggiata dai playoff che complicherebbe molto il percorso sportivo, a differenza della passata stagione in cui arrivammo secondi. Domani daremo una risposta definitiva: sarebbe bello fare i playoff ma forse è anacronistico, almeno per noi".

Come valuti questo sistema di partecipazione volontaria? 
"Non mi piace molto perché sarei stato molto più concreto nel far disputare un playoff ristretto sulla base delle seconde, delle terze e delle migliori quarte, tagliando tutte le altre. Lo dico perché ad oggi molti club sono in difficoltà e questo sistema potrebbe costringere qualcuno di loro a partecipare forzosamente ai playoff senza esserne molto convinto".

E le retrocessioni?
"Ho sempre detto che bisognava tener conto di un momento storico unico. Il sistema doveva farsi carico di non penalizzare nessuno. Se i playoff sono un plus per le squadre, playout e retrocessione diretta ti tolgono qualcosa. Il sistema avrebbe dovuto scegliere per la non retrocessione, magari aumentandole per la prossima stagione. Spiace molto per chi è retrocesso".

Eventualmente, chi vorresti non incontrare? 
"I playoff saranno molto agguerriti, ci saranno piazze come Bari, Padova, Trieste, Catanzaro che hanno fatto grandi investimenti economici. Credo che queste quattro, su tutte, eserciteranno un ruolo da padrone nei playoff, senza nulla togliere agli altri. Ma è impossibile pronosticare una vincente, soprattutto in playoff così particolari. Non mi stupirebbe se, alla fine, vincesse un club tra quelli meno considerati, come capita a volte nei playoff".

Avete cambiato assetto societario.
"Qualcuno ci ha detto che siamo stati avventati e spregiudicati. La realtà è che la società ha dimostrato una responsabilità, una stabilità e una visione futura nel capire che il campionato non avrebbe avuto un decorso tradizionale e che il mondo, causa Covid, cambierà molto anche a livello calcistico. Da qui un rimescolamento delle cariche, con l'uscita della famiglia Gatti e l'ingresso di nuovi soci della zona, con la presa di responsabilità in prima persona di Roberto Pighi, prossimo presidente del Piacenza calcio. Vogliamo un progetto molto locale, basato sul coinvolgimento di imprenditori seri: abbiamo in mente il disegno aziendale e sportivo, due cose che vanno a braccetto. Serve programmare con calma e con numeri chiari, senza correre. La prossima stagione sarà chiaramente difficile per tutti, noi compresi, con un obiettivo chiaro: il mantenimento della categoria, senza grilli per la testa, ben sapendo che il lavoro sarà su base pluriennale. Tenendo in mente che la società vede il Piacenza come un'azienda e non come un giocattolo".