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Il fatto della settimana - Gironi e calendari: la 1^ giornata è sfornata, ma si giocherà? Botta e risposta tra AIC (che minaccia lo sciopero) e Ghirelli. Intanto gli stadi riaprono per 1000 tifosi. Trapani ad alta tensioneTUTTO mercato WEB
domenica 20 settembre 2020, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Il fatto della settimana - Gironi e calendari: la 1^ giornata è sfornata, ma si giocherà? Botta e risposta tra AIC (che minaccia lo sciopero) e Ghirelli. Intanto gli stadi riaprono per 1000 tifosi. Trapani ad alta tensione

Sarebbe riduttivo questa settimana parlare di un solo 'fatto'. Gli ultimi sette giorni sono infatti stati forieri di grosse novità in Serie C, e nel mondo del calcio in generale.

Martedì, infatti, la FIGC ha inserito ufficialmente in Lega Pro Foggia e Bisceglie al posto delle escluse Bitonto e Picerno. Il Rende e la Pianese, però, non si sono date per vinte e hanno, nei giorni seguenti, presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport (al CONI) per insidiare i nerazzurri.

Di conseguenza sono stati resi noti i tre gironi di Serie C: tutto (o quasi) come da copione. Il Piacenza si è spostato nel Girone A mentre l'Arezzo compie il percorso inverso andando nel Girone B (il dg biancorosso Scianò ha poi commentato lo spostamento ai nostri microfoni: "Abbiamo sempre fatto il Girone A, ad eccezione dello scorso anno, in cui indicando Carpi come campo di gioco c'era stato lo spostamento. Il Girone A è storico per il Piacenza", mentre il collega granata Fabbro ha spiegato: "E' un atto dovuto da parte delle Lega, se fosse retrocesso il Pescara invece saremmo stati dirottati nel Girone A"). Perugia e Ternana sono state divise (niente derby dell'Umbria) e il girone C, in attesa dell'ultima ratifica, si presenta con una X e una Y. Incognite che verranno eliminate una volta che Foggia e Bisceglie avranno completato l'iscrizione al campionato di Serie C entro il 25 settembre prossimo. 



Mercoledì i calendari con l'intervento del presidente Francesco Ghirelli: “Sarà il campionato della svolta. Un campionato che calcisticamente si preannuncia ricchissimo, ancora una volta, di piazze prestigiose e piccole realtà da scoprire. Ora che abbiamo il calendario, si può finalmente ricominciare a parlare di calcio”. Otto i turni infrasettimanali cui va ad aggiungersi il turno relativo alle festività natalizie e poi finalmente la comunicazione degli orari ufficiali della prima giornata (e delle successive sei): alle 20.45 di sabato 26 settembre il 'Rigamonti' di Lecco, il 'Benelli' di Pesaro e il 'Simonetta Lamberti' di Cava de' Tirreni vedrà il debutto della stagione 2020/21.

Intanto, per non farsi mancare nulla, c'è stato anche un pesante botta e risposta tra Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, che minaccia lo sciopero in relazione all'introduzione delle liste bloccate a 22 e lo stesso Ghirelli, che ha ricordato per l'ennesima volta le motivazioni sottostanti alla decisione di regolamentare il numero degli elementi in rosa evidenziando: "Quella che vuole Calcagno è la vera fabbrica delle illusioni che vuole far gravare sulle spalle dei Presidenti. Questo, lo ripeto nuovamente, è basato su dati oggettivi frutto di uno studio approfondito e non su congetture campate in aria come quelle contenute nelle dichiarazioni dell’Avv. Calcagno".

Cessioni societarie, infine, in casa Livorno e Trapani. Ma se in casa amaranto la nuova proprietà non sembra aver portato grossi sconvolgimenti (al netto di nuove figure nella stanza dei bottoni), tra i granata regna il caos con il sindaco Tranchida che ha lanciato grida d'allarme all'indirizzo del numero uno della Lega Pro Ghirelli, cui ha fatto seguito il tentativo di gettare acqua sul fuoco della stessa Alivision (ex proprietaria) che ha rassicurato di non prestarsi a giochi sporchi. Nel frattempo i giocatori non possono allenarsi dal 3 settembre scorso né entrare allo stadio a causa dell'assenza dei dipendenti che lamentano il mancato pagamento degli stipendi: anche in questo caso è scesa in campo l'AIC che ha dato voce ai tesserati del club siciliano i quali hanno evidenziato "Tali circostanze non appaiono il frutto di contingenze transitorie, ma si inseriscono e sono la spia di una più complessa situazione di decozione economica e organizzativa della società, che si protrae da ben prima dello scoppio della pandemia e che è divenuta intollerabile".

In chiusura non possiamo dimenticare l'apertura degli stadi a mille tifosi in tutta Italia, come sottolineato dal Ministro Vincenzo Spadafora: "Ieri il Comitato Tecnico Scientifico, su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo DPCM, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. Nel frattempo i presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno autonomamente deciso di aprire ai 1000 spettatori anche le partite di Serie A che si terranno sul loro territorio. Per questo motivo oggi pomeriggio, d’intesa col Ministro Boccia, che ringrazio per il prezioso lavoro di coordinamento, è stata convocata una riunione con i presidenti di Regione. Al fine di non fare disparità tra le squadre e come sperimentazione in vista delle prossime aperture, ho chiesto che questa decisione venisse estesa a tutto il territorio nazionale. Ringrazio il Ministro Speranza e i presidenti delle Regioni per aver condiviso questa linea. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B e Lega Pro. Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti."