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Francia: "Difendere i club più piccoli e il format della Lega Pro"TUTTO mercato WEB
venerdì 8 gennaio 2021, 10:20Altre news
di Marco Pieracci
per Tuttoc.com

Francia: "Difendere i club più piccoli e il format della Lega Pro"

Paolo Francia, candidato alla vicepresidenza della Lega Pro nelle nella prossima assemblea elettiva del 12 gennaio, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. "Sto seguendo da qualche anno la Lega Pro, una categoria con un campionato che rappresenta città grandi, medie e piccole, tutte comunque importanti. In Lega Pro ho incontrato dirigenti competenti e appassionati. E ritengo che sia un mondo che debba avere una vita migliore di quella di adesso. Mi metto a disposizione, con la mia professionalità e a titolo assolutamente gratuito. In verità, in altre due occasioni, già all’inizio del 2016 e del 2018 avrei voluto candidarmi. Ma chi aveva le chiavi di casa mi tenne fuori. Di cosa possono avere paura? Della mia indipendenza, della mia autonomia e forse della mia competenza nello sport e nella comunicazione. Nelle mie pregresse esperienze sportive (tennis e basket) avrei potuto anche fare meglio,ma di sicuro - me lo riconoscono - non ho mai fatto male. Sono dialogante e lo sono ancora di più quando mi trovo a difendere imprenditori, come molti di Lega Pro, di valore straordinario. Anche questa stessa assemblea la si è voluta calare dall’alto.

Le idee chiave sono una forte politica per i giovani, con i fatti e non a chiacchiere, con significativi investimenti sui vivai. Al servizio delle serie maggiori. Poi la difesa della territorialità, perché 60 società o qualcuna di meno rappresentano il patrimonio storico di un Paese che si snoda da Trieste a Palermo. la Lega Pro non può essere castigata con progetti precotti di riduzione delle squadre. Anche le piccole hanno diritto di sognare. Ad esempio, il Renate è in testa a uno dei gironi e ha 4mila abitanti. Se andasse in serie B non sarebbe una bella notizia per il calcio italiano? Io penso proprio di sì, ne parlerebbe il mondo. Non deve essere un dogma, ma perché non provare a difendere questa linea e mantenere questo format? Si deve valutare con calma, discutere e decidere con tutte le Società. Certo bisogna trovare delle risorse, creare una solidarietà e un ponte stabile con la A e con la B. Intanto organizzare un pool di industrie che possa investire sul prodotto Lega Pro, che è un bel prodotto. E qui c’è il terzo punto: una grande operazione di comunicazione. Con il mio passato professionale posso fare molto".