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Il fatto della settimana - Arbitri sotto accusa: dalla rabbia della Pro Vercelli alla delusione di Sogliano, le giacchette nere nell'occhio del cicloneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 17 ottobre 2021, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Il fatto della settimana - Arbitri sotto accusa: dalla rabbia della Pro Vercelli alla delusione di Sogliano, le giacchette nere nell'occhio del ciclone

La settimana che va terminando resterà negli annali per le tante accuse lanciate alla classe arbitrale: polemiche trasversali, anche se - almeno in questo caso - concentrate soprattutto nel Girone A, con una puntatina nel B: da Padova a Vercelli, da Mantova a Seregno, finendo dalle parti di Pontedera, in tanti questa settimana hanno puntato il dito contro i direttori di gara.

E' iniziato tutto con Maurizio Lauro, tecnico del Mantova, che dopo il pari sul campo del Seregno ha voluto evidenziare: "E' stata una partita che avrebbe dovuto essere gestita meglio da parte dell'arbitro. Si è giocato a gomitate più che a calcio e questo non può essere concesso, anche perché si mette a rischio l'incolumità dei calciatori". Eppure qualche giorno dopo dalla Brianza, più precisamente da parte del direttore generale Ninni Corda, sono giunte - proprio ai microfoni di TuttoC.com - altre parole dure sul tema arbitri: "Alcune decisioni arbitrali subite sono lampanti e superano già la doppia cifra. Siamo visti un po’ come una matricola che ottiene poco rispetto nelle decisioni arbitrali. Non ci piangiamo addosso, ma non siamo sicuramente una matricola normale, perché il presidente merita rispetto. Gli arbitri sbagliano, certo se lo fanno i piloti degli aerei è una tragedia e quindi ripeto, non piangiamoci addosso. Noi chiediamo solo più attenzione, vogliamo e dobbiamo essere considerati come una squadra che ha grandi obiettivi. Vogliamo avere rispetto da parte di tutti, non solo dagli arbitri".

Ma anche in casa Padova le polemiche, dopo la sconfitta di Lecco, non sono mancate e sono state affidate al direttore sportivo Sean Sogliano: "La mia non è una lamentela, ma sono veramente deluso. Ho cercato di avere un rapporto cordiale con l'arbitro nonostante ci fosse un precedente che non ti capita sempre (l'arbitro Cascone convalidò il gol di mano di Guido Gomez il 3 aprile scorso nel big match in casa della Triestina). Dopodiché è giusto non parlare più di Trieste, ma alla prima partita che ci dirige di nuovo ci sono un fuorigioco clamoroso che il guardalinee non può non sbandierare e una espulsione ingiusta di Monaco. Diventa difficile con due episodi arbitrali forti. Sono un po' contrariato perché uno ci mette tutta la buona volontà a togliersi dalla testa determinate cose e poi capita questo: saremo sfortunati. L'unica cosa da fare è non parlare degli arbitri perché non serve, ma neanche passare da stupidi". Inevitabile la replica - direttamente ai nostri microfoni - di casa Lecco con in testa il direttore sportivo Domenico Fracchiolla: "Sono rimasto molto amareggiato e deluso, tranne che da mister Pavanel, perché nessun tesserato del Padova ha fatto i complimenti al Lecco. Bisogna finirla ogni lunedì di fare polemiche verso l'arbitro e mettere pressione agli stessi, in una gara dove per giunta non ha sbagliato nulla. In altre partite dove ci sono stati degli episodi dubbi a nostro svantaggio non abbiamo proferito parola a mezzo stampa, in quanto noi pensiamo solamente a lavorare sul campo. Il primo tempo del Lecco è stato straordinario, bisogna fare solo i complimenti alla squadra di Zironelli che nonostante i tanti giovani in campo ha dimostrato grande personalità ed è stata padrona della gara, inutile focalizzarsi su presunti e aggiungerei inesistenti errori arbitrali. Rivedendo attentamente la partita a mio avviso l’arbitro ha diretto molto bene la gara con grande personalità, una gara difficile in quanto si è giocata a ritmi alti e con un tempo effettivo molto elevato. Riprova di ciò è la designazione di domenica prossima dello stesso sig. Cascone per un derby d’alta quota come Foggia-Monopoli".

Maretta anche in casa Pontedera, con la squadra toscana che soffre di mal di trasferta e nell'analisi della sconfitta di Gubbio c'è stata l'ineludibile riferimento alle decisioni della terna, da una parte il socio Emilio Montagnani: "Il secondo cartellino giallo è stato eccessivo. Ho visto la gara dal vivo e posso dire che il nostro giocatore è caduto su un avversario dopo aver ricevuto lui un intervento falloso. Sarebbe stata punizione per noi, invece il direttore di gara (Maria Marotta di Sapri, ndr) ha incredibilmente fischiato punizione in favore del Gubbio e ammonito Matteucci. Una decisione che ha lasciato perplessi anche i tifosi umbri che ci stavano seduti vicino in tribuna e che di fatto ha reso problematica una nostra rimonta"; dall'altra il capitano Andrea Caponi: "Di sicuro l’espulsione di Matteucci, che è stata un clamoroso errore dell’arbitro, ci ha penalizzato, ma non mi voglio creare alibi con questo episodio". 

La protesta più clamorosa è comunque giunta dal Piemonte, con un duro comunicato di protesta della Pro Vercelli, arrabbiata per le decisioni arbitrali subite al termine del ko casalingo patito contro la Feralpisalò, in cui la società delle Bianche Casacche ha chiesto e preteso più rispetto: "Ad oggi in appena 8 giornate abbiamo ricevuto due giornate di squalifica per il mister, 6 giornate totali per i propri giocatori e 1500 euro di multa per aver i propri sostenitori dato del buffone ad un componente di un’altra società. Non è mai stata contestata una decisione arbitrale neanche dopo i 5 rigori subiti da inizio campionato, poiché riteniamo che tutti possano commettere degli errori, ma dopo questa ultima eccessiva penalizzazione chiediamo più attenzione poiché si fanno moltissimi sacrifici e decisioni di questo tipo rischiano di compromettere una stagione intera". E il direttore sportivo Alex Casella ha rincarato la dose: "Siamo esterrefatti. Il giudice sportivo ha deciso naturalmente in base a quello che ha scritto l’arbitro, che secondo noi ha avuto un metro di misura veramente oltre ogni logica. Su Awua e su Bruzzaniti: il rosso su Theo ha generato quel mezzo parapiglia finale, dove noi però non dovevamo dar modo al direttore di gara di diventare protagonista". Respinto, però, il ricorso presentato contro lo stop ad Awua, che dovrà quindi scontare in toto le due giornate.