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INTERVISTA TC - Foschi: "In serie C non si può giocare ogni tre giorni"TUTTO mercato WEB
Mister Foschi
© foto di Uff. Stampa Ravenna FC
giovedì 20 gennaio 2022, 07:30Interviste TC
di Stefano Scarpetti
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Foschi: "In serie C non si può giocare ogni tre giorni"

In esclusiva ai microfoni di Tuttoc.com ha parlato il tecnico Luciano Foschi attualmente svincolato, dopo le esperienze in terza serie sulle panchine di Carpi, Ravenna, Livorno e Renate adesso in cerca di una panchina : "Come ogni collega nella mia situazione mi informo guardando le gare degli altri, anche se in questo inizio di 2022 di partite ce ne sono state poche, di conseguenza è fermo il mercato di giocatori, e conseguentemente anche quello degli allenatori". Ecco il suo pensiero riguardo al mondo della terza serie:

La serie C contrariamente alla serie A ha scelto di non giocare per non creare disparità fra le varie squadre colpite dal Covid-19, anche se alla ripresa del torneo saremo attesi da un vero e proprio tour de force: condivide la scelta?

"Per risolvere un problema se ne sono creati altri. Bisogna capire se la serie C è un campionato professionistico o lo è meno rispetto alla serie A. Se è così poteva giocare anche la terza serie come ha fatto la serie A. Adesso si obbliga le squadre a giocare ogni tre giorni, con l'incognita del covid a complicare la situazione aggiungendo a problematiche legate a squalifiche e infortuni. Non ci sono problemi legati ad impegni della nazionali, quindi non vedo perchè non si possa prolungare la fine del campionato di qualche settimana. Io in questo modo ci ho perso una panchina, l'anno scorso a Carpi è successo proprio questo, l'accumulo di impegni in condizioni non ideali ha portato la squadra a non esprimersi al meglio. In serie C non ci sono le rose tali da poter giocare ogni tre giorni".

Oltre a questo c'è da aggiungere le incognite di una ripresa del campionato dopo un mese di sosta

"Un'interruzione così lunga non era preventivata, se fosse stato così avrebbero potuto fare un lavoro specifico a livello fisico. Le squadre si sono trovate per due settimane con l'incertezza se si sarebbe giocato o meno. Questo fatto crea problematiche a livello mentale, difficile in quelle condizioni fare allenamenti a livello alto, in un periodo comunque caratterizzato dalla paura di contrarre il virus".

Si riparte con i duelli tra SudTirol e Padova nel girone A e Reggiana e Modena nel B, crede ci possano essere inserimenti di altre formazioni?

"Io ero del parere che il Padova fosse favorito nel girone A, allo stesso tempo pensavo che il SudTirol potesse approfittare di eventuali passaggi a vuoto dei veneti, cosa accaduta. Gli altoatesini hanno un piccolo vantaggio che potrebbero consolidare con i recuperi da disputare, loro hanno una grossa occasione. E' un club per strutture ed organizzazione da serie A, ho avuto la fortuna di vederlo, oltre ad un allenatore molto bravo in grado di motivare i suoi ragazzi. Oltre a loro per le prime posizioni vedo Renate, Feralpisalò e Triestina. Nel girone B Reggiana e Modena hanno qualcosa in più rispetto alle altre, i granata sono imbattuti mentre i canarini dopo un inizio incerto hanno centrato tredici vittorie consecutive. Il Cesena non sembra in grado - pur facendo molto bene - di tenere questo ritmo mentre le altre sono molto distanti".

Nel girone C ogni anno ci chiediamo se questa è la volta buona del Bari: riuscirà a suo avviso Mignani a riportare i pugliesi in B?

"Seguendo l'andamento della prima fase del torneo sembra proprio di si, anche se analizzando le operazioni di mercato si nota che Avellino e Catanzaro non abbiano intenzioni di mollare, proprio i calabresi sembrano essere gli avversari più pericolosi per il primato. Tuttavia la compagine di Mignani appare favorita per la promozione".

Ci sono esempi di allenatori e giocatori approdati in serie A dopo l'esperienza in serie C, fra i tecnici ci sono Zanetti e Dionisi mentre l'ultimo giocatore a calcare i campi della massima serie provienente dalla Lega Pro è stato Gemello contro la Fiorentina: questo cosa vuol dire secondo lei?

"La Lega Pro è un campionato allenante, il serbatoio del nostro calcio. Spesso gli allenatori lavorano con minore risorse attingendo all'arte dell'arrangiarsi. Credo che ci vorrebbe maggiore attenzione, c'è ancora il ricorso ai calciatori stranieri quando si dovrebbe considerare maggiormente i calciatori provenienti dalla terza serie. Ci sono elementi di serie C che potrebbero stare in rose di serie A e non il contrario, spesso si dice di giocatori provenienti dalla Lega Pro non pronti per giocare subito, come si fa a dirlo se non si fanno giocare".