Il fatto della settimana - Vulpis vs Marani: la campagna elettorale si accende

A tenere banco nella settimana precedente all'elezione del successore di Francesco Ghirelli alla presidenza della Lega Pro è stato il botta e risposta tra il vicepresidente vicario Marcel Vulpis e l'altro candidato: il giornalista e storico Matteo Marani. Oggetto della querelle il potenziale conflitto d'interessi di quest'ultimo, da anni collaboratore di Sky Sport, sollevato da Vulpis con un post sui canali social: "Un candidato consulente di Sky Sport può presentarsi alla presidenza di Lega Pro quando la sua stessa azienda è fornitore della Lega? Per me NO e danno potenziale per Lega e 60 club. Siamo in trattativa per i diritti tv con network ma il cervello che vi dice?".

La replica del diretto interessato non si è fatta attendere ed è arrivata in un'intervista rilasciata al Corriere di Bologna: "Incompatibilità e ineleggibilità sono stabilite dalle norme. Da quando sono candidato non sono più apparso su Sky e ho interrotto tutte le collaborazioni con i giornali per cui scrivevo". Marani, che ha presentato la sua candidatura in una conferenza stampa tenuta all'Hotel Sheraton di Milano nelle ore precedenti alla conclusione del calciomercato invernale, ha poi spiegato cosa lo ha spinto a fare questo passo: "Mi hanno cercato tante società e ho capito che hanno bisogno di qualcuno da fuori, che possa agire con più indipendenza rispetto a chi ci sta dentro da anni. Io non ho legami né vincoli, da giornalista mi sono occupato di politica sportiva e di temi di sistema, mi sono sempre piaciuti. Sì, quando i rumors si sono fatti ampi ho deciso di correre".

Argomentazioni a sostegno della candidatura ritenute poco convincenti da Vulpis, sentitosi in dovere di prendere nuovamente la parola per porre ancora una volta l'accento sul tema dell'indipendenza: "Letto dichiarazioni dell’altro candidato. Ribadisco io sono entrato “nudo” in assemblea l’altro entra con diversi cappelli e magliette. Si vede che sente freddo. È’ fattuale! Sul tema dell’indipendenza sono l’unico a poterla vantare. E infatti la difenderò!".