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Mantova, Torres, Juve Stabia: blasonate, occhio alla sorpresa! La bella storia di Antonio Pio IervolinoTUTTOmercatoWEB.com
sabato 23 settembre 2023, 00:00Il Punto
di Luca Esposito
per Tuttoc.com

Mantova, Torres, Juve Stabia: blasonate, occhio alla sorpresa! La bella storia di Antonio Pio Iervolino

Editoriale di oggi che si apre con un'analisi di quanto sta accadendo nei vari gironi al termine di un turno infrasettimanale che lascia in eredità indicazioni già molto interessanti. Partiamo dal raggruppamento A, laddove il Mantova occupa la prima posizione e conferma - con i fatti - di volersi far perdonare dopo la retrocessione della scorsa stagione evitata soltanto dal ripescaggio estivo. I tifosi avevano chiesto l'allestimento di una rosa competitiva, ma soprattutto attaccamento alla maglia, la società ha risposto presente accontentando l'allenatore e mettendo a disposizione del direttore sportivo il budget sufficiente per migliorare l'organico. La piazza, a sua volta, ha dato un segnale fortissimo sottoscrivendo un numero cospicuo di abbonamenti. Dati superiori anche a piazze di categoria superiore e che "caricano e responsabilizzano", come ha detto la dirigenza di recente. Tornasse l'entusiasmo dei tempi d'oro, i virgiliani potrebbero davvero essere la mina vagante in un girone che, come insegna la storia recente, spesso ha premiato chi certo non partiva con l'etichetta della favorita. Stanno facendo bene anche Vicenza e Padova. Diana ha raccolto un'eredità complicata e sta provando a trasmettere le proprie idee in un contesto che ambisce alla vittoria a tutti i costi, Torrente invece sta dando continuità al lavoro improntato l'anno scorso. L'ex Salernitana, professionista serio e persona perbene, è un valore aggiunto in questa categoria. Balbettano, invece, Alessandria e Fiorenzuola, il Renate invece vince 1-0 ma l'allenatore ha mostrato grande sportività riconoscendo i meriti dell'Atalanta che ai punti avrebbe dovuto portare a casa almeno un pareggio. Onore al merito a chi, con onestà intellettuale, non guarda solo il proprio orticello ma rilascia dichiarazioni sportive e leali: è questo lo sport che ci piace.

Nel girone B in testa c'è la Torres e il 2-0 sulla Carrarese consente di calare il poker e di guardare tutti dall'alto verso il basso. Si dirà che il portiere ha salvato più volte il risultato, ma quel che conta è il risultato e nessuno può sminuire un avvio di stagione di livello assoluto. Prova a risalire la Spal, bene il Pescara di Zeman che vince fuori casa e resta a ridosso della zona promozione diretta, va ancora a caccia della continuità necessaria il Perugia che, pur imbattuto, pareggia di nuovo e lo fa al Curi col Pontedera. La sensazione è che in estate si sia pensato troppo al ripescaggio piuttosto che al completamento della rosa. Segnaliamo la prima gioia in carriera tra i professionisti per Antonio Pio Iervolino, nipote dell'attuale presidente della Salernitana che la società granata ha tesserato sia per le qualità tecniche, sia "perchè ha perso il papà prematuramente, in questo modo lo faccio crescere insieme a me, non lo perdo di vista e cerco di aiutarlo attraverso il calcio". Davvero una bella storia.

Nel girone C, infine, prima vittoria stagionale dell'Avellino sul campo di un Sorrento che gioca bene ma raccoglie poco. Pazienza esordisce al meglio, ma guai a pensare che i problemi si siano risolti: le prossime 2-3 gare saranno indicative e capiremo se era solo colpa di Rastelli. Bene il Benevento (2-1 sul Taranto del furioso Capuano), la Juve Stabia vince 3-0 col Potenza e anche lì, come a Mantova, sta tornando l'entusiasmo dopo annate anonime senza grosse ambizioni. Il Crotone di Zauli non convince e non va oltre l'1-1 casalingo col Cerignola in uno Scida che è passato repentinamente da fortino a cattedrale nel deserto. Poco pubblico e tanti spazi vuoti sugli spalti: la prima riflessione deve partire anzitutto da questo. Pirotecnico 3-3 tra Messina e Turris, con i corallini che vanno sotto di due reti in 9 minuti ma poi rimontano nel finale anche grazie all'eurogol di Giannone. 12 gol in 4 giornate, tanta roba. Si assestasse la fase difensiva, chissà che non ci possa essere una campana a festa a fine stagione. Chiudiamo col Giugliano, sconfitto 4-0 dal Picerno. Risultato che non sminuisce il potenziale della rosa nè ci fa cambiare opinione sulla bravura della società e del direttore sportivo. Ora, però, occorre un segnale. Altrimenti, in caso di malaugurato passo falso col Latina, ci potrebbero essere delle riflessioni sulla guida tecnica.