Le due facce del calcio: Catania respira, Taranto in apnea. Segnali di rinascita a Terni e Ascoli
Editoriale di oggi che si apre inevitabilmente con la questione Taranto e con una serie di problematiche che mettono a repentaglio il futuro della gloriosa società rossoblu e del campionato di Lega Pro. Dopo aver accarezzato a lungo il sogno di tornare in cadetteria, i tifosi ionici si ritrovano senza presidente, con un direttore generale che deve far fronte alla fuga di tanti calciatori, con un allenatore che legittimamente vorrebbe interrompere la sua avventura all'ombra dello Iacovone dopo un biennio magico e con una penalizzazione di 5 punti che si aggiunge a quella pregressa e che tanto ha ostacolato il percorso playoff della compagine guidata da Capuano. Lucchesi, in conferenza stampa, ha provato a lanciare un messaggio di speranza e serenità, intanto però quasi tutti i giocatori acquistati a luglio sono andati via; ultimo in ordine cronologico quel Pierozzi che segnò il gol promozione in Cesena-Pescara e che, da oggi, è a disposizione di mister Baldini proprio a Pescara. Non sappiamo come andrà a fine questa vicenda stucchevole e triste, il prossimo atto potrebbe essere l'esonero di Capuano. Un gesto che consentirebbe al trainer di Pescopagano di trovare una nuova sistemazione durante la stagione che sta per iniziare. Ai tifosi tarantini un grosso in bocca al lupo e l'invito a sostenere sempre con civiltà, passione e trasporto emotivo la squadra del cuore. Situazione diametralmente opposta a Catania. Oggi è arrivata la notizia tanto attesa: fideiussioni ok e parere positivo della Lega e della autorità competenti per il deposito dei contratti di tutti i giocatori acquistati da Faggiano.
Una bella boccata d'ossigeno che consentirà a Toscano di lavorare con serenità e di guidare finalmente quella corazzata che, sulla carta, può aspirare alla promozione diretta al pari di Benevento e Avellino. Mettiamo un gradino più sotto il Trapani.
Ben vengano proprietà decise ad investire e che non si nascondono dietro frasi di circostanza o scaramanzie varie, ma guai a dimenticare che i granata siciliani sono appena risaliti dalla D dopo una serie di peripezie e che fare il passo più lungo della gamba può essere pericoloso. Step by step, dunque, pur con la percezione ci sia di base un progetto che, prima o poi, questo Trapani lo riporterà per davvero in serie B magari per scrivere un'altra favola come quella di qualche anno fa culminata con la disputa della finale playoff e con l'abbraccio da brividi tra Cosmi e Oddo. Deve lavorare ancora molto il Crotone, stesso discorso per il Foggia che, però, rispetto a giugno pare abbia ingranato la marcia giusta puntando su elementi di categoria e pronti a garantire un campionato quantomeno tranquillo. A Campobasso ecco le prime stilettate di Braglia, uno che non le manda a dire e che certo non ama le frasi di circostanza. Dopo le ultime sgambature, l'esperto tecnico toscano ha alzato la voce chiedendo ai giocatori di "tirar fuori gli attributi": un messaggio implicito anche alla proprietà, chiamata ad allargare i cordoni della borsa per individuare sul mercato gente di spessore per una piazza che, per passione, in Lega Pro non ha nulla da invidiare a nessuno. A Terni e Ascoli, invece, sembra tornato il sereno dopo la tempesta. In Umbria con giovani di valore, nelle Marche con certezze come Corazza: siamo certi che entrambe saranno protagoniste in quel girone B che, leggendo organici e squadre, è destinato ad essere il più incerto ed equilibrato in assoluto. Se poi anche Perugia, Entella, Spal e Pescara iniziassero a fare mercato...