
Trapani, anche gli Shark del basket 'truffati' da Alfieri. Antonini promette battaglia legale
Non solo il Brescia, anche il Trapani è alle prese con la presunta truffa legata al Gruppo Alfieri spv che avrebbe venduto crediti d’imposta, poi risultati inesistenti, ai due club per far fronte alle scadenze federali – di febbraio e aprile per il club lombardo, solo per quelle di aprile per i siciliani – provocando un terremoto che sta scuotendo la Serie B come è noto.
Una situazione che si sta allargando anche fuori dai confini calcistici visto che il proprietario del club Valerio Antonini, che nei giorni scorsi si era autodenunciato per aver utilizzato quei crediti d’imposta, è anche alla guida della Trapani Shark di basket impegnata questa sera in Gara 3 dei play off della massima serie cestistica italiana. Anche in questo caso con una nota ufficiale la società ha ammesso di essersi affidata al Gruppo Alfieri per i pagamenti di aprile, che costeranno come nel caso del club calcistico un -4 da scontare nella prossima stagione, denunciando la truffa e annunciando battaglia legale su tutto il fronte. Questo il comunicato degli Shark:
“La società Trapani Shark Srl, così come la Fc Trapani 1905, denuncia la medesima truffa subita da una presunta associazione a delinquere composta da diversi “professionisti”, che sono stati identificati attraverso un esposto alle autorità giudiziarie competenti, ed i cui nomi saranno resi noti quanto prima. Tali soggetti, infatti, hanno falsificato documentazioni, prodotto crediti inesistenti, al solo fine di rubare denaro alle due società ( nell’ordine di 200 mila euro ); Il Gruppo a capo di tale organizzazione è lo stesso Gruppo Alfieri, di cui lamenta la medesima operatività il Dottor Massimo Cellino, Presidente del Brescia Calcio.
Considerando che al momento sono stati ugualmente applicati 4 punti di penalizzazione per la prossima stagione alle due società dalle rispettive Federazioni, la Trapani Shark Srl sta preparando con i suoi legali la difesa, per dimostrare la totale estraneità da tentativi illeciti e per dimostrare altresì il danno subito che già di per sé è notevolmente afflittivo, con il tentativo di vedere eliminata tale penalizzazione.
Ogni speculazione sul tema, da parte di organi d’informazione già noti per le loro capacità diffamatorie, viste nel recente passato, sarà trattato con la massima durezza dai legali delle rispettive società”.
Una situazione che si sta allargando anche fuori dai confini calcistici visto che il proprietario del club Valerio Antonini, che nei giorni scorsi si era autodenunciato per aver utilizzato quei crediti d’imposta, è anche alla guida della Trapani Shark di basket impegnata questa sera in Gara 3 dei play off della massima serie cestistica italiana. Anche in questo caso con una nota ufficiale la società ha ammesso di essersi affidata al Gruppo Alfieri per i pagamenti di aprile, che costeranno come nel caso del club calcistico un -4 da scontare nella prossima stagione, denunciando la truffa e annunciando battaglia legale su tutto il fronte. Questo il comunicato degli Shark:
“La società Trapani Shark Srl, così come la Fc Trapani 1905, denuncia la medesima truffa subita da una presunta associazione a delinquere composta da diversi “professionisti”, che sono stati identificati attraverso un esposto alle autorità giudiziarie competenti, ed i cui nomi saranno resi noti quanto prima. Tali soggetti, infatti, hanno falsificato documentazioni, prodotto crediti inesistenti, al solo fine di rubare denaro alle due società ( nell’ordine di 200 mila euro ); Il Gruppo a capo di tale organizzazione è lo stesso Gruppo Alfieri, di cui lamenta la medesima operatività il Dottor Massimo Cellino, Presidente del Brescia Calcio.
Considerando che al momento sono stati ugualmente applicati 4 punti di penalizzazione per la prossima stagione alle due società dalle rispettive Federazioni, la Trapani Shark Srl sta preparando con i suoi legali la difesa, per dimostrare la totale estraneità da tentativi illeciti e per dimostrare altresì il danno subito che già di per sé è notevolmente afflittivo, con il tentativo di vedere eliminata tale penalizzazione.
Ogni speculazione sul tema, da parte di organi d’informazione già noti per le loro capacità diffamatorie, viste nel recente passato, sarà trattato con la massima durezza dai legali delle rispettive società”.
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