
Anghileri saluta il Renate dopo 10 anni: "Porto via tutto, qui invece lascio una parte di me"
Questa mattina, con una nota ufficiale, il Renate ha comunicato la fine del rapporto, dopo dieci stagioni, con il capitano Marco Anghileri. Pochi minuti fa il classe 1991, sempre attraverso i canali ufficiali delle Pantere, ha voluto salutare Renate con una lettera aperta:
"Dieci stagioni, è difficile persino dirlo ad alta voce, ma è il tempo che ho passato con questa maglia addosso e non parlo solo di partite, allenamento o trasferte. Parlo di quello che il Renate è diventato per me: casa.
Non sono mai stato uno da troppe parole, ho sempre preferito correre, chiudere uno spazio, dare una mano a un compagno, stare zitto e fare il mio, ma oggi qualche parola la devo dire.
Perché lasciare non è mai facile, soprattutto quando lasci qualcosa che ti è entrato dentro. Fino a diventare parte di te. Porto via tutto, ogni compagno, ogni parola nello spogliatoio, ogni passo su questo campo e lascio qui solo una cosa: una parte di me.
Ho dato tutto di me, ogni volta, anche quando non si vedeva, anche quando nessuno guardava, perché non serve far rumore per onorare una maglia. Basta esserci. Davvero. Grazie a chi ci è stato, a chi ha creduto, a chi ha lottato per me. Fino in fondo".
"Dieci stagioni, è difficile persino dirlo ad alta voce, ma è il tempo che ho passato con questa maglia addosso e non parlo solo di partite, allenamento o trasferte. Parlo di quello che il Renate è diventato per me: casa.
Non sono mai stato uno da troppe parole, ho sempre preferito correre, chiudere uno spazio, dare una mano a un compagno, stare zitto e fare il mio, ma oggi qualche parola la devo dire.
Perché lasciare non è mai facile, soprattutto quando lasci qualcosa che ti è entrato dentro. Fino a diventare parte di te. Porto via tutto, ogni compagno, ogni parola nello spogliatoio, ogni passo su questo campo e lascio qui solo una cosa: una parte di me.
Ho dato tutto di me, ogni volta, anche quando non si vedeva, anche quando nessuno guardava, perché non serve far rumore per onorare una maglia. Basta esserci. Davvero. Grazie a chi ci è stato, a chi ha creduto, a chi ha lottato per me. Fino in fondo".
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