
Triestina, il campo ha salvato la Serie C, ma la società farà lo stesso? Servono soldi
Quando è arrivata la mazzata della penalizzazione, con quel -4 in classifica a carico della Triestina, Daniele Delli Carri e Attilio Tesser, rispettivamente direttore sportivo e tecnico degli alabardati si sono stretti attorno alla squadra. Ma, in fondo, erano pronti a gettare la spugna. Erano stanchi, logorati, esausti da una situazione societaria che rasentava l’insostenibile. La salvezza, conquistata ai playout contro il Caldiero Terme grazie a un piazzamento migliore dopo due pareggi a reti inviolate, ha evitato un disastro sportivo. Ma ora si presenta la sfida più difficile: l’iscrizione alla prossima Serie C.
Per iscriversi, scrive TrivenetoGoal, servono subito 6,5 milioni di euro. Questa somma è fondamentale per sistemare i conti, saldare i debiti, rispondere ai creditori (che bussano forte) e fermare le prime ingiunzioni già in arrivo. C’è persino il rischio di pignoramenti. Oggi, nessuno può dire con certezza se la Triestina sarà pronta per la partenza.
Inoltre, nella migliore delle ipotesi, si partirebbe comunque con un -6. In un clima del genere, è difficile che Delli Carri e Tesser possano restare senza garanzie concrete. Il direttore sportivo desidera un piano chiaro e la libertà di manovra. L’allenatore, attratto da Vicenza (se i biancorossi non salissero in Sere B), si trova in una situazione difficile: ama Trieste, ci vive bene, conosce tutto e tutti. Ma resterebbe solo con un progetto credibile e con uno stipendio... decisamente ridotto.
Al momento, ci sono tante parole e pochi fatti. La salvezza è arrivata, ma è stata più una tregua che una vera svolta. Ci vogliono certezze, ci vogliono soldi. E ci vogliono subito.
Per iscriversi, scrive TrivenetoGoal, servono subito 6,5 milioni di euro. Questa somma è fondamentale per sistemare i conti, saldare i debiti, rispondere ai creditori (che bussano forte) e fermare le prime ingiunzioni già in arrivo. C’è persino il rischio di pignoramenti. Oggi, nessuno può dire con certezza se la Triestina sarà pronta per la partenza.
Inoltre, nella migliore delle ipotesi, si partirebbe comunque con un -6. In un clima del genere, è difficile che Delli Carri e Tesser possano restare senza garanzie concrete. Il direttore sportivo desidera un piano chiaro e la libertà di manovra. L’allenatore, attratto da Vicenza (se i biancorossi non salissero in Sere B), si trova in una situazione difficile: ama Trieste, ci vive bene, conosce tutto e tutti. Ma resterebbe solo con un progetto credibile e con uno stipendio... decisamente ridotto.
Al momento, ci sono tante parole e pochi fatti. La salvezza è arrivata, ma è stata più una tregua che una vera svolta. Ci vogliono certezze, ci vogliono soldi. E ci vogliono subito.
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