Rimini, la Curva Est tuona: "Nuova proprietà come la mucillagine. Vendete e andatevene"

In casa Rimini la tensione fra la tifoseria e la proprietà continua a persistere nonostante arrivino spiragli di luce sul fronte della fideiussione e dei pagamenti degli stipendi che andrebbero a disinnescare, almeno per il momento, il rischio di andare incontro a penalizzazioni e problemi ancora più gravi. La Curva Est infatti continua la sua protesta nei confronti della nuova proprietà, invitata a cedere e sparire dalla piazza, come si legge sui loro canali social: "Si può tenere in ostaggio il club di una città come Rimini? Noi siamo convinti di no e ci auguriamo che anche chi ha certe chiavi in città la pensi così. Torneremo a ribadirlo anche sabato prossimo. Sabato infatti inizia il campionato e questa società da quando è arrivata non sta facendo altro che accumulare nuovi debiti senza propositività alcuna. Un'assenza clamorosa, questa della "nuova società", che dimostra come la loro presenza sia puramente parassitaria. Con dirigenti specialisti delle retrocessioni e dei fallimenti, che il comune non ha voluto a Lucca, che l'antimafia non ha voluto a Foggia...se ne devono andare perché non li vogliamo nemmeno a Rimini con le loro ridicole comparse, soubrette, tronisti e manovratori. Per la nostra città sono una sciagura come la mucillagine. Li contesteremo finché non se ne andranno. Il Rimini è nostro, che ci siamo sempre stati e ci saremo sempre, non di chi l'ha preso a un euro, solo per accumulare altri debiti e fare interessi che ci sono estranei. Vendete il Rimini e andatevene".