
Crotone, chiesta la revoca dell’amministrazione giudiziaria. Le motivazioni della difesa
Il Crotone, attraverso il suo avvocato difensore Francesco Verri, ha chiesto al Tribunale di Catanzaro la revoca dell’amministrazione giudiziaria applicata alla società presentando una serie di documenti che non facevano parte del fascicolo precedente e che quindi il Tribunale non aveva potuto considerare. Lo riferisce La Nuova Calabria nella sua edizione on line sottolineando quali siano i pilastri difensivi del Crotone.
La società calabrese farà leva innanzitutto sulla presenza di Sandro Oliverio, socio di maggioranza e amministratore della Seral, società incaricata dall’F.C. Crotone S.r.l. della security nel periodo compreso fra il 2017 e il 2023 che sarebbe stato lo strumento attraverso il quale la ‘ndrangheta avrebbe esercitato il suo potere di intimidazione sulla società. Tuttavia il Tribunale di Catanzaro a pochi giorni dal suo arresto ha annullato le misure cautelari vista la sua completa estraneità a qualsiasi contesto criminale con Oliverio che è stato poi assolto da ogni accusa nel giudizio abbreviato. Nonostante ciò il Crotone ha provveduto comunque a cambiare società affidandosi alla Polservice che svolgeva i controlli di sicurezza nel Palazzo di giustizia di Crotone su incarico della Procura della Repubblica ed è immune da pregiudizi e sospetti.
Gli altri punti su cui si appoggia la difesa sono legati all’autista del pullman della squadra che si pensava fosse affiliato alla criminalità organizzata, mentre i documenti dimostravano che fosse un dipendente della società di trasporti con cui il club aveva stretto un accordo. Contratto non più in essere visto che il Crotone non lo ha rinnovato acquistando un suo pullman e un nuovo autista.
Ora i giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro dovranno analizzare i documenti e decidere se revocare o sostituire la misura adottata nei confronti della società del presidente Vrenna.
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