Cairo ha chiesto a Baroni il 6° posto poiché sta facendo “una delle migliori campagne acquisti della mia presidenza”. E sulla contestazione dei tifosi minimizza

Aboukhlal, Anjorin, Ismajli, Israel, Ngonge e Simeone più, se arriveranno, un terzino destro e un esterno d’attacco sono “una delle migliori campagne acquisti della mia presidenza” parola di Urbano Cairo. La dichiarazione del presidente del Torino è stata fatata in un’intervista rilasciata a Sky Sport e messa in onda ieri sera. Se ne deduce quindi che la squadra non risentirà delle cessioni di Ricci e Milinkovic-Savic più quelle di Walukiewicz e Donnarumma e la prossima di Sanabria “ha molte richieste” e prima della finale del “Trofeo mamma e papà Cairo” - per inciso vinta dalla Primavera di Fioratti che ha battuto l’Atalanta 2 a 1 con gol di Ferraris, Ruiz de Valdivia e autorete di Bila -, ha detto sempre ieri sera, “penso che lo cederemo”.

Cairo ha aggiunto la promessa: "Cercherò di fare il miglior calciomercato possibile" confermando l’intenzione, già detta in altre occasioni, di voler prendere ancora due rinforzi “Vorrei prendere un terzino sinistro e un esterno offensivo. Stiamo cercando di fare una squadra che abbia un potenziale offensivo molto importante. Abbiamo due prime punte come Simeone e Zapata, poi abbiamo una seconda punta come Ché Adams, oltre a Vlasic, Ngonge e Aboukhlal. C'è inoltre Sanabria che ha però molte richieste. Abbiamo davvero un gran bel potenziale in attacco, ma non solo. A centrocampo abbiamo aggiunto Anjorin, mentre in difesa abbiamo inserito Ismajli”.

Il Torino che sta nascendo potrà quindi fare meglio che in passato? Su questo Cairo non si sbilancia “Non so se è la mia migliore squadra, a dircelo sarà il campo”. Ma indirettamente chiede a mister Baroni il 6° posto: “Abbiamo fatto un campionato molto bello nella stagione 2013/14, un altro altrettanto bello nell'annata 2018/19 e in entrambe arrivammo settimi. Questa sarà la migliore se dovessimo arrivare sesti".

E’ contento Cairo dei suoi 20 anni di presidenza del Torino: “"Non sono uno che vive di rimpianti. Sono contento di questi 20 anni. Si poteva fare anche meglio, ma non è detto che non si possa fare ancora bene. L'obiettivo è mantenere la positività e l'ottimismo”. E sulla contestazione dei tifosi, acuita nell’ultima stagione calcistica ma che dura da anni, che vorrebbero che lui cedesse il club e se ne andasse ha minimizzato: “Quest'anno ho avuto un po' di contestazione, ma penso che stiamo facendo una delle migliori campagne acquisti della mia presidenza".

In quasi 20 anni di presidenza, lo saranno il prossimo 3 settembre, il massimo piazzamento ottenuto in campionato dal Torino sono stati i due settimi posti citati da Cairo che hanno permesso ai granata di andare entrambe le volte in Europa League, ma solo perché Parma e Milan ne erano state escluse. Nel 2014/15 il Torino arrivò agli ottavi, mentre nel 2019/20 non andò oltre gli spareggi per cui non accedette alla fase a gironi. Lasciando perdere il primo campionato dell’era Cairo - quello del 2005/06 che i granata disputarono in Serie B, anche se avevano ottenuto la promozione in A, in virtù del Lodo Petrucci che fu possibile utilizzare dopo il fallimento grazie ai  “lodisti” che così impedirono che la squadra partisse da categorie ancora inferiori – il Torino ha passato 3 campionati su 6 in B prima di stabilizzarsi in A dalla stagione 2012/13, però rischiando di rifinire in B per 2 volte, nel 2019/20 e nel 2020/21. E sempre nell’era Cairo ha vinto 1 solo derby (26 aprile 2015), con la Juventus che aveva già in tasca lo scudetto, e pareggiandone 7 (28 febbraio 2008, 6 maggio 2017, 3 maggio 2019, 3 aprile 2021, 18 febbraio 2022, 13 aprile 2024 e 11 gennaio 2025) su 32 disputati, dei quali due di Coppa Italia. E per quel che riguarda la Coppa Italia non è mai andato oltre i quarti, raggiunti in 4 occasioni (2008/09, 2017/18, 2019/20 e 2022/23).      

Il messaggio che ha voluto mandare Cairo ieri sera è chiaro: sto facendo una squadra competitiva quindi mi aspetto che Baroni raggiunga il 6° posto e i tifosi non hanno motivo di contestarmi.