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...con Andrea D’Amico
“Roma, Mourinho l’attore che serviva. Coppa Italia senza la C? Atteggiamento razionale. Sorpreso che Consigli non sia in Nazionale. Ecco il mercato che verrà. ..”
“Mourinho è stato un grande colpo, in un contesto in cui dopo un anno senza pubblico e il problema del virus, con un campionato che non è ai livelli degli anni migliori, arriva un grande attore che darà grande visibilità a tutto il nostro movimento calcistico. Come Cristiano Ronaldo ha dato attenzione mediatica al calcio italiano, accadrà lo stesso con Mourinho. Il suo arrivo è un bene per tutti in un periodo di depressione economica, sportiva e vitale”. Così a Tuttomercatoweb l’operatore di mercato Andrea D’Amico
Che Roma sarà sul mercato?
“Credo voglia un progetto a sua immagine e somiglianza. Mi metto nei panni di Friedkin: quando una sceneggiatura scricchiola serve un grande attore. Mourinho si è già calato nel personaggio: quando è arrivato all’Inter ha detto ‘non sono un pirla’, adesso si è presentato dicendo ‘daje Roma’. È stato un precursore: ha fatto diventare protagonisti gli allenatori”.
L’annuncio è stato prematuro?
“È stato tempestivo. Fa capire che chi vuole rimanere ha necessità di dare le migliori performance anche nelle giornate che rimangono. E poi l’annuncio ha dato linfa ad un ambiente che dopo aver perso Totti e De Rossi ha bisogno di un nuovo protagonista”.
Coppa Italia: niente più squadre di Serie C. Come la vede?
“Un atteggiamento razionale. Mettere insieme livelli diversi può rappresentare delle suggestioni, ma un evento per essere televisivo deve essere di alto livello. Questo ha fatto propendere i club più importanti per creare la Superlega: l’errore può essere stato quello di non comunicare i contenuti del progetto in maniera aperte e congiunta con una conferenza stampa. La UEFA si è vista sottrarre un business importante e così ha avuto modo di comunicare i suoi contenuti in base a degli interessi da proteggere. Mentre i club della Superlega non li hanno spiegati. È sembrato un attentato al calcio, ma era solo un interesse economico: nel medio periodo sarà un progetto inevitabile. Guardate l’NBA: stadi pieni e diritti tv venduti in tutto il mondo.
Sono rimasto molto male per le parole del presidente dell’UEFA: è un politico dello sport e ha offeso Agnelli in maniera plateale e inaccettabile. Ricordiamo cosa dice lo slogan principale: respect”.
A che mercato andremo incontro?
“Sarà ancora un mercato di sofferenza con tanti scambi, mi auguro ci sia una valorizzazione dei giovani. Come dimostra anche la Nazionale abbiamo tanti giovani bravi”.
A proposito di Nazionale. Consigli ci pensa?
“Ha dimostrato ancora di essere uno dei migliori portieri italiani per esperienza e rendimento. Guardate anche l’ultimo rigore parato contro l’Atalanta. Mi stupisco che Mancini non lo abbia ancora preso in considerazione pur avendo convocato altri calciatori del Sassuolo. Merita di far parte della Nazionale. Altri portieri non hanno la sua esperienza”.
Galabinov: quale futuro?
“Per quello che ha fatto per lo Spezia merita di aiutare lo Spezia a rimanere in Serie A. Ci sono degli interessamenti, vedremo. Intanto conta la salvezza”.
Donnarumma-Milan, come finirà?
“Non parlo mai di giocatori degli altri agenti. Però il fatto che siano arrivati così lunghi e che sia a scadenza a giugno mi lascia pensare potrebbe firmare per un’altra grande squadra italiana”.
Talenti in rampa di lancio. Su chi punta?
“Fagioli e Okoli rappresentano una generazione importante di calciatori, così come i fratelli Moretti dell’Inter, oppure Desplanches e Beruatto”.
Uno degli allenatori del futuro invece è Zanetti.
“Fa parte della next generation degli allenatori. Il Venezia si sta giocando qualcosa di importante. Lui comunque è pronto per il salto”.
Che Roma sarà sul mercato?
“Credo voglia un progetto a sua immagine e somiglianza. Mi metto nei panni di Friedkin: quando una sceneggiatura scricchiola serve un grande attore. Mourinho si è già calato nel personaggio: quando è arrivato all’Inter ha detto ‘non sono un pirla’, adesso si è presentato dicendo ‘daje Roma’. È stato un precursore: ha fatto diventare protagonisti gli allenatori”.
L’annuncio è stato prematuro?
“È stato tempestivo. Fa capire che chi vuole rimanere ha necessità di dare le migliori performance anche nelle giornate che rimangono. E poi l’annuncio ha dato linfa ad un ambiente che dopo aver perso Totti e De Rossi ha bisogno di un nuovo protagonista”.
Coppa Italia: niente più squadre di Serie C. Come la vede?
“Un atteggiamento razionale. Mettere insieme livelli diversi può rappresentare delle suggestioni, ma un evento per essere televisivo deve essere di alto livello. Questo ha fatto propendere i club più importanti per creare la Superlega: l’errore può essere stato quello di non comunicare i contenuti del progetto in maniera aperte e congiunta con una conferenza stampa. La UEFA si è vista sottrarre un business importante e così ha avuto modo di comunicare i suoi contenuti in base a degli interessi da proteggere. Mentre i club della Superlega non li hanno spiegati. È sembrato un attentato al calcio, ma era solo un interesse economico: nel medio periodo sarà un progetto inevitabile. Guardate l’NBA: stadi pieni e diritti tv venduti in tutto il mondo.
Sono rimasto molto male per le parole del presidente dell’UEFA: è un politico dello sport e ha offeso Agnelli in maniera plateale e inaccettabile. Ricordiamo cosa dice lo slogan principale: respect”.
A che mercato andremo incontro?
“Sarà ancora un mercato di sofferenza con tanti scambi, mi auguro ci sia una valorizzazione dei giovani. Come dimostra anche la Nazionale abbiamo tanti giovani bravi”.
A proposito di Nazionale. Consigli ci pensa?
“Ha dimostrato ancora di essere uno dei migliori portieri italiani per esperienza e rendimento. Guardate anche l’ultimo rigore parato contro l’Atalanta. Mi stupisco che Mancini non lo abbia ancora preso in considerazione pur avendo convocato altri calciatori del Sassuolo. Merita di far parte della Nazionale. Altri portieri non hanno la sua esperienza”.
Galabinov: quale futuro?
“Per quello che ha fatto per lo Spezia merita di aiutare lo Spezia a rimanere in Serie A. Ci sono degli interessamenti, vedremo. Intanto conta la salvezza”.
Donnarumma-Milan, come finirà?
“Non parlo mai di giocatori degli altri agenti. Però il fatto che siano arrivati così lunghi e che sia a scadenza a giugno mi lascia pensare potrebbe firmare per un’altra grande squadra italiana”.
Talenti in rampa di lancio. Su chi punta?
“Fagioli e Okoli rappresentano una generazione importante di calciatori, così come i fratelli Moretti dell’Inter, oppure Desplanches e Beruatto”.
Uno degli allenatori del futuro invece è Zanetti.
“Fa parte della next generation degli allenatori. Il Venezia si sta giocando qualcosa di importante. Lui comunque è pronto per il salto”.
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