
Cairo vuole una reazione da Baroni e dal Torino. Il punto su Palladino (che declina) e De Rossi
La panchina di Baroni scricchiola e molto dipenderà anche dalla prova che il Torino farà domani nel delicato match contro la Lazio. Intanto, ieri il presidente Cairo è tornato al Filadelfia, ha seguito buona parte dell’allenamento del mattino, ha parlato con i giocatori (colloqui anche individuali e mirati) e poi ha pranzato con Baroni e Vagnati. Naturalmente - sottolinea in questo senso Tuttosport - trasmettendo fiducia al tecnico, ma sottolineando con decisione anche la necessità di una reazione forte e immediata.
Così non si può andare avanti, è il succo, tanto che dopo Parma il presidente granata ha fatto scattare il piano B, in tandem con Vagnati. Ovvero colloqui con Palladino e con De Rossi. L’ex tecnico della Fiorentina - continua Tuttosport - ha però molti dubbi, ha sostanzialmente declinato come già nella primavera del 2024. Palladino vuole una squadra già in Europa, con una rosa più solida.
Di ieri invece è l’ufficialità della rescissione di De Rossi dalla Roma, con rinuncia a 4 milioni: non vede l’ora di tornare in gioco. Il Monza di Burdisso ha perso le speranze di convincerlo a scendere in B. Cairo stima De Rossi da molto tempo. E lo incontrò anche nella scorsa primavera, prima di ingaggiare Baroni. De Rossi, all’epoca, era ancora formalmente sotto contratto a Roma, da ieri invece è ufficialmente libero, con tutti i crismi.
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