Djidji torna sull'addio al Torino: "Dette tante bugie sul mancato rinnovo. Problemi con Vagnati"
Il difensore franco-ivoriano Koffi Djidji ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai microfoni di 'Rai Radio Uno Sport'. Trentatré anni compiuti da un paio di settimane, il calciatore classe '92 attualmente svincolato ha parlato a lungo del Torino, squadra in cui ha trascorso cinque stagioni: "Seguo sempre il Torino. Ho visto che hanno ripreso Petrachi, direttore sportivo che conosco molto bene perché fu lui a permettermi di vestire la maglia granata. Gli faccio un grosso in bocca al lupo, non è facile rimettersi in gioco in questa situazione però questa mi sembra una squadra con idee di gioco. C'è un gruppo che può risolvere questa situazione: per il Toro e per i suoi tifosi non è giusta questa situazione".
Hai giocato nel Torino cinque stagioni collezionando 112 presenze. Perché giocare al Toro è diverso rispetto ad altre piazze?
"Perché la maglia è pesante, ma nel senso buono. I tifosi si aspettano sempre tanto e quando indossi quella maglia devi sempre dare il 100%. Devi sempre dare tutto, questo si aspettano i tifosi".
C'era anche Vagnati tra queste persone con cui ci sono state delle incomprensioni?
"Sì, ho avuto un po' di problemi con lui".
Ti riferisci soprattutto alla questione rinnovo di contratto?
"Esatto. E' emerso che mi hanno proposto il rinnovo, ma che io non l'ho accettato perché chiedevo altri soldi. Ecco, questa è una grande bugia perché sono andato a scadenza senza che nessuno mi proponesse nulla. A un certo punto ho iniziato solo a giocare meno. Non c'è stata nessuna proposta e ci può stare, ma poi non si può addossare a me il mio addio a parametro zero perché non l'ho deciso io".
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