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Udinese, Runjaic: "Con la Cremonese abbiamo l'occasione di dare la giusta risposta sul campo e non a parole"
Oggi alle 14:30Primo Piano
di Alessandro Vescini
per Tuttoudinese.it

Udinese, Runjaic: "Con la Cremonese abbiamo l'occasione di dare la giusta risposta sul campo e non a parole"

Dalla sala stampa del Bluenergy Stadium, Kosta Runjaic presenta in conferenza la prossima gara dell'Udinese, impegnata allo Zini contro la Cremonese lunedì 20 ottobre alle 20.45 per chiudere la 7ª giornata. C'è attesa per conoscere le condizioni fisiche e mentali di Okoye, al rientro dopo la squalifica di due mesi.

Come ha ritrovato la squadra e quanta voglia c'è di ritrovare la vittoria?

"È sempre positivo quando tornano i giocatori senza infortuni dalle Nazionali, ed è quello che è capitato noi. Siamo stati fortunati. Bayo ha sfruttato queste due settimane per migliorare la condizione e ora è al 100%. Aveva bisogno di ancora un po' di tempo per completare il suo recupero. Abbiamo lavorato in maniera intensa, la squadra è motivata. Contro la Cremonese vogliamo giocare bene per portare a casa punti. Loro sono compatti, loro hanno il doppio dell'esperienza rispetto a noi in Serie A. Sarà un campo difficile, affronteremo una squadra strutturata. Sono stati una sorpresa ma noi siamo pronti. Servirà concentrazione se vogliamo fare punti, la mentalità farà la differenza soprattutto nei duelli". 

Come sta Okoye?

"Maduka anche se non è stato a disposizione in questo inizio è sempre stato il nostro numero 1. Sono contento che sia di nuovo tra noi, è pronto. Nelle ultime settimane si è allenato come un numero 1 e ha sfruttato molto il tempo fermo per riflettere sulla sua vita e su come crescere anche come persona. Penso possa uscire ancora più forte e siamo contenti possa ancora dare il proprio contributo. Quando scenderà in campo sarà la sua prima gara, abbiamo fiducia nelle sue qualità. Anche Sava ha fatto prestazioni solide, quando ha sostituito Maduka. Per lui è stata una grande sfida giocare titolare e gode della mia fiducia. So che migliorerà. È stata un'occasione per lui per crescere".

Avete puntato molto sull'intensità: cambierà anche il ritmo del gioco?

"Possiamo sempre migliorare il nostro gioco, sia dal punto di vista tattico che tecnico. Vogliamo alzare il ritmo, essere più aggressivi rimanendo compatti. Questo lascia degli spazi all'avversario, vogliamo cercare di attaccare per il maggior numero di minuti possibili ma questo dipende anche dalla struttura e dal contributo dei ragazzi. Dobbiamo far correre più veloce il pallone ma dipende anche dagli avversari, la Cremonese giocherà simile al Cagliari. Stiamo lavorando su questo e dobbiamo accelerare in determinate fasi della partita. Bisogna sempre considerare l'avversario e quando si ha meno possesso palla la situazione cambia perché puntiamo sui contropiedi. Bisogna muoversi in maniera intelligente trovando lo spazio per inserirsi. È una questione di equilibrio e di tempo. Possiamo migliorare su questo. Si dice che servono le prime dieci giornate di campionato per vedere il ritmo della squadra. Non sono preoccupato perché vedo ogni giorno la voglia di applicarsi. Bisogna considerare il fatto che ci sono anche nuovi arrivati che stanno trovando spazio. Bertola e Goglichidze sono nuovi acquisti, come Zanoli e noi giochiamo in maniera differenza rispetto alle loro squadre precedenti". 

Come ha preso i fischi al termine della gara con il Cagliari?

"Le critiche fanno parte del calcio, non esiste calcio senza critiche e titoli di giornali negativi. Fa parte di questo sport e della vita quotidiana. Sono molto autocritico e a livello di staff tecnico analizziamo ogni errore. Vogliamo vedere la partita in maniera obiettiva, la riguardiamo 5/6 volte dopo e calcoliamo diversi fattori come i chilometri percorsi. Bisogna convivere con le critiche ma siamo tranquilli. Non ci facciamo influenzare. Lavoriamo con questa mentalità e possiamo sfruttare questi impulsi come segnali dell'emotività dell'ambiente. Dobbiamo sfruttarle a nostro vantaggio. Sono andato a vedere quante gare l'Udinese ha vinto in casa negli ultimi dieci anni e sono pochissime. Prima del mio arrivo ne avevano vinta 1 su 19, l'anno scorso ne abbiamo vinte 7 su 19 e negli ultimi dieci anni solo due volte avevano fatto meglio. Vogliamo rendere il nostro stadio un fortino, bisogna lavorare in maniera intensa. Bisogna accettare ed essere coscienti di questa situazione. Se si è tifosi dell'Udinese bisogna anche 'soffrire' sapendo che per noi è importantissimo che loro ci diano la giusta energia. Purtroppo con il Cagliari non siamo riusciti a vincere, dobbiamo lavorare per colmare questo gap". 

Iker Bravo che spazio potrà trovare in attacco ora che Zaniolo sta migliorando di condizione?

"Non posso dare una stima precisa. Abbiamo tanti giocatori nel reparto offensivo, un buon mix di giocatori esperti e giovani. C'è tanta concorrenza davanti e questo fa parte delle squadre di Serie A. Vogliamo funzionare come squadra e come gruppo. Ho parlato con Bravo, penso che questa avventura in Cile sia stata formativa per lui. Ha giocato tanto ed è tornato senza infortuni. Ha svolto due allenamenti da quando è con noi, sarà convocato per Cremona e vedremo chi partirà dal primo minuto e chi subentrerà. Basti pensare al Napoli che l'anno scorso ha giocato quasi sempre con lo stesso undici. Noi abbiamo tanti giocatori ed è normale che non tutti potranno giocare ma ognuno di loro avrà la propria occasione e dovrà sfruttarla. Avrò a disposizione tutti tranne Kristensen".

Cosa pensa delle parole di Nani su di lei? 

"L'ho lette ma già lui mi aveva avvertito. Ho grande rispetto con la stampa e non sono mai entrato in conflitto con loro. Ognuno cerca di fare il proprio lavoro nella miglior maniera possibile. L'Italia è molto conosciuta per la passione per il calcio e vi sono diverse opinioni su ogni allenatore. Ciò che conta alla fine è guardare la classifica e vedere se sono stati raggiunti gli obiettivi. Lavoriamo di settimana in settimana per far crescere tutti i giocatori e per oliare ancora meglio i nostri meccanismi. Lavoriamo su molti fattori che sono poi alla base dei nostri risultati. Sappiamo che dobbiamo migliorarci e vogliamo farlo, non stiamo vivendo una situazione drammatica. Guardiamo le statistiche, abbiamo 8 punti e potevamo averne anche di più. Sarebbe stato grandioso ma mantenendo questa media ci salveremmo usando il condizionale. Adesso concentriamoci su questa partita, perché noi non ci adagiamo sugli allori. Se si vincono due partite non si può lottare per un posto in Europa. Tre anni fa con Sottil hanno vinto 6 gare di fila e poi a fine stagione hanno fatto appena 3 punti rispetto a noi l'anno scorso. C'era tanta euforia ma bisogna sempre rimanere sul pezzo. Noi vogliamo migliorare in campo e ottenere risultati in casa".

Atta è il miglior dribblatore della Serie A: bisogna tramutare queste capacità in gol ora?

"Rispetto all'ultima stagione Atta è migliorato, stiamo parlando molto con lui e gli stiamo sottolineando dove deve migliorare sia dal punto di vista fisico che tattico. Deve leggere meglio le situazioni che si creano durante la partita ma è molto forte nell'uno contro uno. È in fiducia e ci prova sempre in allenamento. Anche Zaniolo migliorerà sotto questo aspetto appena cresce di condizione. Sono giocatori che sono bravi e se vogliamo essere una buona squadra dobbiamo essere incisivi nell'uno contro uno". 

Sulla difesa: chi giocherà?

"Il sistema di gioco non è una religione, è una struttura che si lavora sul campo ma può anche variare. Il 3-5-2 ci dà più stabilità e abbiamo sei difensori centrali. Ora senza Kristensen sono cinque e Palma è molto giovane. Bertola e Goglichidze poi sono molto giovani, Solet ha 25 anni e non ha l'esperienza di un trentenne. Poi c'è Kabasele che è un leader, trasmette tranquillità nello spogliatoio ma anche in campo ed è per questo motivo che abbiamo deciso di tenerlo. Lui giocherà lunedì e credo che stia a lui occupare la posizione centrale della difesa a tre, perché ha dei compiti diversi rispetto ai due braccetti. Sono contento sia a disposizione e possa scendere in campo. Lunedì abbiamo l'occasione di dare la giusta risposta sul campo e non a parole".