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Rodolfo Vanoli: "L'Udinese di Runjaic fa un calcio dispendioso. A gennaio giudicheremo"
L'edizione odierna de Il Messaggero Veneto propone un'intervista a Rodolfo Vanoli, ex difensore dell'Udinese tra il 1989 e il 1992, che ha detto la sua su alcuni temi riguardanti il presente dei friulani.
Dice Vanoli, fratello di Paolo allenatore del Torino: "Nessuno si sarebbe aspettato 7 punti e il primato in classifica dopo tre turni. Adesso però è già arrivato il momento per capire di che pasta è fatta la squadra, proprio in virtù di questo vantaggio. L’opportunità da non perdere è il buon avvio, situazione già vissuta due anni fa con Sottil, prima che la squadra poi si smarrisse, complice anche qualche modifica dell’assetto col 5-3-2 che cambiò atteggiamento. Non credo che questo avverrà di nuovo, perché vedo un’Udinese di una certa caratura".
Prosegue e conclude soffermandosi sulla proposta del nuovo tecnico Runjaic e sui volti nuovi portati in dote dal mercato: "Runjaic ha tolto un centrocampista per inserire un trequartista in più, e bisogna vedere se l’Udinese regge l’urto. Nel 3-4-2-1 hai sette uomini che lavorano sotto palla e i due sopra devono tornare a centrocampo. È un modo dispendioso che contro le grandi potrebbe cambiare portando nove uomini sotto palla. Dipenderà sempre dalla mentalità. Ho visto giocatori di valore che andranno giudicati a gennaio, quando bisognerà vedere se avranno fatto il salto di qualità. Detto questo, Bravo e Ekkelenkamp sono di prospettiva e si vede che hanno grandi qualità".
Dice Vanoli, fratello di Paolo allenatore del Torino: "Nessuno si sarebbe aspettato 7 punti e il primato in classifica dopo tre turni. Adesso però è già arrivato il momento per capire di che pasta è fatta la squadra, proprio in virtù di questo vantaggio. L’opportunità da non perdere è il buon avvio, situazione già vissuta due anni fa con Sottil, prima che la squadra poi si smarrisse, complice anche qualche modifica dell’assetto col 5-3-2 che cambiò atteggiamento. Non credo che questo avverrà di nuovo, perché vedo un’Udinese di una certa caratura".
Prosegue e conclude soffermandosi sulla proposta del nuovo tecnico Runjaic e sui volti nuovi portati in dote dal mercato: "Runjaic ha tolto un centrocampista per inserire un trequartista in più, e bisogna vedere se l’Udinese regge l’urto. Nel 3-4-2-1 hai sette uomini che lavorano sotto palla e i due sopra devono tornare a centrocampo. È un modo dispendioso che contro le grandi potrebbe cambiare portando nove uomini sotto palla. Dipenderà sempre dalla mentalità. Ho visto giocatori di valore che andranno giudicati a gennaio, quando bisognerà vedere se avranno fatto il salto di qualità. Detto questo, Bravo e Ekkelenkamp sono di prospettiva e si vede che hanno grandi qualità".
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