
Pafundi e il primo gol fra i pro in Italia: la sua luce rischiara il momento no della Sampdoria
Finalmente Simone Pafundi. Nell’avvio di stagione disastroso della Sampdoria fino a l’altro giorno c’era una luce a cui aggrapparsi per uscire dalla crisi ed era rappresentata dal giovane fantasista di proprietà dell’Udinese. Arrivato a Genova per trovare quella continuità che finora gli era mancata in bianconero, nove presenze – ma solo 107’ in campo - nella seconda parte di stagione scorsa dopo il rientro dal prestito al Losanna, il classe 2006 fin dalle prime uscite ha mostrato qualità importanti mettendosi al servizio della squadra e conquistando progressivamente una maglia da titolare alle spalle del centravanti, Coda o Cuni che sia.
Dopo due assist nell’ultima gara contro il Pescara è arrivata anche la prima rete fra i professionisti in Italia, dopo la prima assoluta con la maglia degli elvetici nel 2023/24, che ha certificato il sorpasso sul Pescara – il risultato era sull’1-1 dopo le reti di Oliveri e Coda – e dato il via al 4-1 finale che ha permesso ai doriani di conquistare la prima vittoria stagionale e lasciare l’ultimo posto in classifica.
Una gara che potrebbe rappresentare la svolta nella carriera di un ragazzo salito molto presto, forse troppo, agli onori della cronaca con quella convocazione da parte dell’allora ct Roberto Mancini quando ancora militava nelle giovanili che hanno alzato tantissimo le aspettative su un giocatore giovane e talentuoso che però ha bisogno di tempo e tranquillità nel suo percorso di maturazione. A Genova, nonostante il clima non certo sereno fra risultati che non arrivano e contestazione continua alla dirigenza, Pafundi sembra aver trovato l’ambiente ideale per emergere anche se solo il tempo ci potrà dire se si è trattato di un abbaglio o di una luce pronta a splendere per tutto l’arco del torneo e riportare la Sampdoria sopra la linea di galleggiamento e lontano dai pericoli di una retrocessione evitata in extremis già un anno fa.
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