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Udinese, Pozzo: "Ambiamo a tornare in Europa. Cessione? Se vogliono dare una mano..."TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
Oggi alle 16:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Udinese, Pozzo: "Ambiamo a tornare in Europa. Cessione? Se vogliono dare una mano..."

Giampaolo Pozzo, paròn dell'Udinese, ha parlato ai microfoni dei media presenti, tra cui TuttoUdinese.it, in occasione del brindisi natalizio organizzato dal club: "Sono qua per passione. Sono un tifoso dell'Udinese. Sono arrivato, come vi ho detto tante volte, per caso. Non era nei miei programmi fare 40 anni di Udinese. Come tifoso mi divertivo di più. Adesso, chiaro, la volontà è quella di raggiungere degli obiettivi ambiziosi. Però diventa un po' sempre più complicato e quindi stiamo qua a combattere. Se c'è qualcuno che vuol dare una mano sotto il profilo economico per raggiungere obiettivi più ambiziosi, noi siamo qui anche per questo. Perché la nostra ambizione è quella di fare il massimo sotto il profilo dei risultati, come tornare in Europa". Com'è cambiato il calcio nel corso della sua presidenza? "Quando ero giovane si allevava gente del settore giovanile che veniva dalla regione. Adesso siamo a livello mondiale e diventa un po' più complicato, perché dobbiamo dare il tempo ai giocatori di entrare in questa realtà che è particolare. Il vecchio calcio è una cosa, questo calcio è un po' particolare. Allora ci vuole tempo: i giocatori maturi li trovi a fine carriera, oppure devi prendere dei giovani". Qual è il suo bilancio sul 2025? "Stiamo facendo bene, abbiamo una buona classifica. Adesso bisogna pedalare sempre di più. Io sono fiducioso, siamo qui a dare tutta la collaborazione possibile. Dopo sono i giocatori che vanno in campo e devono pedalare. Zaniolo sta facendo un ottimo campionato. Mi pare che vada sempre meglio e quindi non c'è solo lui e da solo non può fare. Ci sono tanti giocatori che stanno crescendo. Speriamo un po' anche nella partita di domenica, speriamo che quello con il Napoli non sia un episodio isolato, ma che sia l'inizio, di un programma che è quello che noi vorremmo". Perché abbiamo scelto un allenatore straniero? "Ormai si fanno delle scelte a livello internazionale per cercare di trovare il migliore nella piazza. Anche lui ha avuto un po' di difficoltà con la lingua e con l'ambiente, bisogna avere un po' di pazienza. È un bravo allenatore perché lo ha dimostrato precedentemente e quindi farà bene sicuramente". Ha battuto Berlusconi con i 40 anni di presidenza. "Non sono stati anni facili. Lo ribadisco, sono sempre stato un tifoso e mi sarebbe piaciuto venire all'Udinese per divertirmi. Ma il divertimento non è sempre l'obiettivo". Qual è la situazione societaria? "Se qualcuno vuole venire a darci una mano, è bene accetto. Se viene qualcuno, il cosiddetto americano, che ti fa un investimento con il quale puoi prendere dei giocatori già pronti, per poter competere con le grandi, l'Inter, la Roma... poi bisogna stare attenti sempre di non fare il passo più lungo della gamba, perché altrimenti ti fai male". Che messaggio vuole mandare in questa occasione? "Non sarà il mio un discorso istituzionale, siamo qui insieme da 40 anni, ormai due generazioni di giornalisti, mi sento quasi di parlare più da amico, ho il piacere di aver passato tanti anni con voi, credo che abbiamo avuto collaborazione da parte vostra, è stata una stampa obiettiva, ci sono stati momenti difficili, momenti di felicità, abbiamo trascorso questo periodo assieme e quando mi fate qualche domanda vi rispondo sempre volentieri per darvi la mia opinione. In questi anni la pelle è cambiata tante volte, per quanto riguarda squadre provinciali, soprattutto nella zona del Triveneto. Essere qui, con 30 anni in Serie A, io come tifoso avrei voluto molto di più (ride ndr). Bisogna però convivere con i costi, una società o un azionista non può mettere ogni anno certe cifre, raggiungere un obiettivo come i 30 anni di Serie A non è stato facile. Io vi faccio i miei consueti auguri, con l'auspicio di poterveli rifare anche l'anno prossimo".