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TMW RADIO - Bertotto: "Udinese, giusto continuare ancora con Gotti"
Per parlare dei temi del momento a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio, è intervenuto l'ex tecnico e ora allenatore Valerio Bertotto.
Su Ibrahimovic
"Cerca una realtà importante, senza nulla togliere al Bologna. Forse il Napoli potrebbe essere una sfida importante, visto che al Milan c'è già stato".
Su Maran
"Quando dai continuità di lavoro e un tecnico lo tieni due-tre anni e non smantelli la squadra ma la mantieni e la migliori, ad un certo punto una squadra come il Cagliari stupisce tutti. L'allenatore è bravo, la società è organizzata e i giocatori sono importanti, è giusto stare lì in alto. Nulla vieta di pensare che possa essere come l'Atalanta lo scorso anno. L'ambiente è quello giusto, gli dà supporto".
Sull'Udinese
"Gotti? Fa parte dello staff della società, conosce bene i ragazzi e le dinamiche, se il direttore Marino ha deciso di continuare con lui, così come la squadra, è ottimo. Non vedo perché l'avventura non possa non continuare".
Sulla Nazionale
"Quando si passa in un momento di crisi, si ha bisogno di ripartire da zero. Mancini ha avuto la forza di dare un bel colpo di spugna in un ambiente in ginocchio, ha iniziato a dare possibilità a tanti ragazzi che neanche avevano giocato in A, vedi Zaniolo. Ha creato un senso di appartenenza e un progetto tecnico serio. L'Italia ha i mezzi per fare bene, questo lo dimostra, ha risollevato le sorti di una Nazionale che era diventata lo zimbello di tutti".
Sull'attacco azzurro
"E' vero che Immobile in questo momento sta molto meglio di Belotti, ma anche lui è un signor calciatore. Mancini ha grande scelta".
Su Orsolini e Castrovilli
"Ci stanno nel gruppo azzurro. Vogliamo che il calcio italiano crei i presupposti per fare bene i prossimi anni? Allora è giusto puntare sui giovani. Giusto provarli a qualificazione conquistata".
Su Conte
"E' andato giù bello pesante dopo Dortmund. Lo ha fatto con grande coscienza e non per sparare a zero in maniera scriteriata. Porta tutto all'eccesso, come chi vuole ambire a traguardi importanti. Per colmare il gap con la Juve, bisogna alzare l'asticella e lo si fa solo quando hai un parco giocatori importante".
Su Sarri e il caso Ronaldo
"Che l'allenatore non possa cambiare un giocatore non esiste, ivi compreso Ronaldo. Proprio perché uno è forte, deve saper accettare una sostituzione. Se l'allenatore vede per fatica o esigenze tattiche deve cambiare, deve farlo. Il calciatore deve portare rispetto al mister e ai compagni. Lui è un grande campione e professionista, forse ha capito quanto è successo. Era solo scocciato".
Su Ibrahimovic
"Cerca una realtà importante, senza nulla togliere al Bologna. Forse il Napoli potrebbe essere una sfida importante, visto che al Milan c'è già stato".
Su Maran
"Quando dai continuità di lavoro e un tecnico lo tieni due-tre anni e non smantelli la squadra ma la mantieni e la migliori, ad un certo punto una squadra come il Cagliari stupisce tutti. L'allenatore è bravo, la società è organizzata e i giocatori sono importanti, è giusto stare lì in alto. Nulla vieta di pensare che possa essere come l'Atalanta lo scorso anno. L'ambiente è quello giusto, gli dà supporto".
Sull'Udinese
"Gotti? Fa parte dello staff della società, conosce bene i ragazzi e le dinamiche, se il direttore Marino ha deciso di continuare con lui, così come la squadra, è ottimo. Non vedo perché l'avventura non possa non continuare".
Sulla Nazionale
"Quando si passa in un momento di crisi, si ha bisogno di ripartire da zero. Mancini ha avuto la forza di dare un bel colpo di spugna in un ambiente in ginocchio, ha iniziato a dare possibilità a tanti ragazzi che neanche avevano giocato in A, vedi Zaniolo. Ha creato un senso di appartenenza e un progetto tecnico serio. L'Italia ha i mezzi per fare bene, questo lo dimostra, ha risollevato le sorti di una Nazionale che era diventata lo zimbello di tutti".
Sull'attacco azzurro
"E' vero che Immobile in questo momento sta molto meglio di Belotti, ma anche lui è un signor calciatore. Mancini ha grande scelta".
Su Orsolini e Castrovilli
"Ci stanno nel gruppo azzurro. Vogliamo che il calcio italiano crei i presupposti per fare bene i prossimi anni? Allora è giusto puntare sui giovani. Giusto provarli a qualificazione conquistata".
Su Conte
"E' andato giù bello pesante dopo Dortmund. Lo ha fatto con grande coscienza e non per sparare a zero in maniera scriteriata. Porta tutto all'eccesso, come chi vuole ambire a traguardi importanti. Per colmare il gap con la Juve, bisogna alzare l'asticella e lo si fa solo quando hai un parco giocatori importante".
Su Sarri e il caso Ronaldo
"Che l'allenatore non possa cambiare un giocatore non esiste, ivi compreso Ronaldo. Proprio perché uno è forte, deve saper accettare una sostituzione. Se l'allenatore vede per fatica o esigenze tattiche deve cambiare, deve farlo. Il calciatore deve portare rispetto al mister e ai compagni. Lui è un grande campione e professionista, forse ha capito quanto è successo. Era solo scocciato".
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