Venezia-Sudtirol 3-0, UP&DOWN degli arancioneroverdi
Nella decima giornata di Serie B, il Venezia si impone per 3-0 tra le mura amiche del Pier Luigi Penzo contro il Sudtirol. Gli arancioneroverdi impiegano quasi quaranta minuti a trasformare il dominio territoriale nel vantaggio, firmato da Doumbia su assist di Kike Perez, ma proprio con lo stesso spagnolo trovano la rete del raddoppio nel secondo minuto di recupero del primo tempo che mette in discesa la partita. Nella ripresa, il Sudtirol prova a spaventare gli uomini di mister Stroppa con un paio di conclusioni pericolosi ma, a evitare il ritorno di recenti fantasmi, ci pensa al 67’ minuto Yeboah, servito ancora una volta da Kike Perez, a battere a rete per il 3-0 che mette in ghiaccio la partita con largo anticipo.
UP
3) YEBOAH
La prima palla pulita e pericolosa del match capita dopo circa mezz'ora sui suoi piedi, ma il servizio di Pietrelli per lui è vanificato da una conclusione troppo prevedibile e che Masiello scherma in scivolata. Potrebbe essere il preludio di una partita evanescente, ma non è così. La maturazione di uno Yeboah più vivo nel gioco e pronto ad andarsi a prendere il pallone più indietro nel campo o dove serve, prosegue anche contro il Sudtirol e, quando dopo l'1-0 gli spazi tra le maglie si allargano, la sua presenza nella partita si fa ancora più preponderante.
Il cross per la testa di Adorante, contenuto anche in questo caso da Masiello, è il vero preludio al secondo tempo di Yeboah che, prima, al 56' minuto, fa le prove del gol scheggiando la traversa; poi, cinque minuti più tardi, completa la bella ripartenza iniziata da Pietrelli e rifinita sulla fascia destra per Kike Perez che pesca l'ecuadoriano in area a battere Poluzzi.
2) DOUMBIA
Dopo il gol, purtroppo inutile ai fini del risultato, contro la Carrarese, il centrocampista ci ha preso gusto e contro il Sudtirol, su uno splendido assist di Kike Perez, trova un altrettanto pregevole gol che permette al Venezia di sbloccare un incontro sin lì dominato, ma un pò sterile negli ultimi venticinque metri. La rete di Doumbia, appare tutt'altro che casuale, per un giocatore che, già nell'ultima parte del precedente match, aveva dimostrato come il precedente gol lo avesse come sbloccato a livello psicologico, con il risultato di aumentare la sua fiducia e, di conseguenza, la sua strapotenza nel match.
Contro la squadra altoatesina, non è mancata la solita prestazione, fatta di raddoppi, dinamicità e prepotenza fisica anche di fronte a un avversario a cui centimetri e muscoli certamente non mancano; la prova di un giocatore che fa tanto, ma che ora fa di più, ossia quella differenza che può e che deve cercare di mantenere.
1) KIKE PEREZ
Per descrivere la prestazione di Kike Perez, si potrebbe tranquillamente copiare e incollare quanto scritto in tutte le ultime uscite del giocatore in maglia arancioneroverde, fatta forse eccezione per anch'egli nel precedente match contro la Carrarese. In effetti, la stessa mancanza di connessione nei primi minuti e qualche tentativo non riuscito di rendersi pericoloso, avevano per qualche momento ricordato la versione meno brillante del giocatore, che con una folata improvvisa, l'assist per Doumbia al 39' minuto, ha spazzato via ogni scoria residua, regalando il pallone che spacca finalmente il match.
Da quel momento, al Pier Luigi Penzo si assiste all'ennesima sinfonia orchestrata dal giocatore che, più di tutti, sta determinando la superiorità del Venezia su praticamente ogni avversario tra quelli sin qui incontrati, seppur però non ancora completamente tradotta in risultati e, quindi, in classifica. Intanto, con un altro lampo, Kike Perez, dopo il primo assist, trova poco dopo anche il primo gol stagionale con un tiro liftato che inganna Poluzzi e vale un prezioso 2-0. Come se non bastasse, l'ex Valladolid mette anche lo zampino nell'azione del 3-0, servendo sul piatto a Yeboah il pallone che fissa il risultato finale dopo una perfetta ripartenza sulla corsia destra. Infine, nell'ultima frazione di match in controllo del Venezia, è tra gli ultimi a provare a incrementare ulteriormente lo score di una partita, mai così tanto liscia e schiacciante per i colori arancioneroverdi.
DOWN
NESSUNO
Gli squilli di Odogwu e Tait nei primi dieci minuti della ripresa, sono gli unici tentativi concreti che costringono Stankovic ad opporsi. Per il resto, non ci sono distrazioni di una difesa che ritrova Svoboda e che, contro un avversario già di per sé parso in difficoltà, non ha concesso distrazioni. Dall'altra parte del fronte, l'attacco del Venezia si è mosso parecchio e ha comprensibilmente faticato a trovare spazi utili per rendersi pericoloso tra la fitta rete di maglie tessuta delle strette linee della compagine altoatesina. L'impegno profuso è stato però più che sufficiente per questo match e, anche un Adorante costretto a lottare strenuamente in area di rigore, come in occasione del secondo gol, ha aiutato a confondere le idee avversarie. Infine, nulla hanno aggiunto, ma nemmeno tolto, gli ingressi nella ripresa del match, i quali, più che cercare di mettersi in mostra hanno permesso alla squadra arancioneroverde di fare "melina", guadagnando tempo, congelare il risultato e conservare le energie per le prossime partite.






