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Cagliari, Mazzarri: "Sull'1-0 dovevamo gestire meglio la palla, dispiace tanto per il pareggio"
Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri ha commentato ai microfoni di DAZN il pareggio ottenuto contro il Venezia: "Non mi sembra di aver parlato della condizione fisica perchè non c'ero io e non faccio considerazioni che ricordano i miei colleghi, ho grandissimo rispetto. Probabilmente la mancanza di uniformità di condizione è dovuta a infortuni e a gente che è arrivata tardi penso. Se si fa un pressing feroce concedendo due mezze occasioni ad una squadra che se la gioca sempre con atletismo e ragazzi giovani che attaccano e palleggiano, si spende tanto. Sull'1-0 dovevamo gestire meglio la palla e invece avevamo questa frenesia di verticalizzare dando loro coraggio con le ripartenze. In questo senso potevamo recuperare energie e usarle meglio nel finale per chiudere la partita. E quando partite non si chiudono, come si è visto, siamo stati beffati quando dal 70' in poi non mi sembra che loro abbiamo fatto un'azione pericolosa. E questo dispiace tanto".
Lavoro più grande sul carattere?
"Oggi abbiamo avuto tanti esperti ma anche giovani. Oggi ci mancavano Ceppitelli, Dalbert e Walukiewicz giocatori co-titolari. Siamo anche un po' in emergenza in certi reparti. Oggi bisognava congelare meglio la partita. Dal 90' in poi sembrava impossibile poter regalare così la palla del pareggio. Abbiamo avuto due o tre volte la possibilità in questi casi anche di fare fallo e vedere il pericolo, in questi casi sono state ingenuità di inesperienza. Non si poteva concedere quella palla lì assurda".
Si aspettava più o meno difficoltà nel subentrare in corsa?
"Credo che il presidente abbia voluto che prendessi la squadra il prima possibile, non si è guardato il calendario. Diceva che il prima prima avrei conosciuto la rosa al di là dei risultati che si sarebbero fatti in queste partite ravvicinate. Se si gioca ogni tre giorni si fa defaticante, non ci si allena e si riparte quella dopo. E quindi un allenatore nuovo ha bisogno di un po' di tempo".
Nandez e la difesa a tre?
"Può giocare da tutte le parti. E' un giocatore eclettico. Di partita in partita vediamo. Oggi quando loro stavano largo e giocavamo a quattro poi si è impostato a tre. Loro devono acquisire automatismi e principi di gioco. Con la Lazio abbiamo fatto bene, con l'Empoli è stata l'unica vera partita sbagliata, non me l'aspettavo e oggi nel primo tempo alla squadra non posso dire niente, è andata meritatamente in vantaggio, avevamo la possibilità di chiuderla e questa è stata l'unica vera pecca. Alla fine possiamo dire che la squadra vista oggi è in crescita".
Lavoro più grande sul carattere?
"Oggi abbiamo avuto tanti esperti ma anche giovani. Oggi ci mancavano Ceppitelli, Dalbert e Walukiewicz giocatori co-titolari. Siamo anche un po' in emergenza in certi reparti. Oggi bisognava congelare meglio la partita. Dal 90' in poi sembrava impossibile poter regalare così la palla del pareggio. Abbiamo avuto due o tre volte la possibilità in questi casi anche di fare fallo e vedere il pericolo, in questi casi sono state ingenuità di inesperienza. Non si poteva concedere quella palla lì assurda".
Si aspettava più o meno difficoltà nel subentrare in corsa?
"Credo che il presidente abbia voluto che prendessi la squadra il prima possibile, non si è guardato il calendario. Diceva che il prima prima avrei conosciuto la rosa al di là dei risultati che si sarebbero fatti in queste partite ravvicinate. Se si gioca ogni tre giorni si fa defaticante, non ci si allena e si riparte quella dopo. E quindi un allenatore nuovo ha bisogno di un po' di tempo".
Nandez e la difesa a tre?
"Può giocare da tutte le parti. E' un giocatore eclettico. Di partita in partita vediamo. Oggi quando loro stavano largo e giocavamo a quattro poi si è impostato a tre. Loro devono acquisire automatismi e principi di gioco. Con la Lazio abbiamo fatto bene, con l'Empoli è stata l'unica vera partita sbagliata, non me l'aspettavo e oggi nel primo tempo alla squadra non posso dire niente, è andata meritatamente in vantaggio, avevamo la possibilità di chiuderla e questa è stata l'unica vera pecca. Alla fine possiamo dire che la squadra vista oggi è in crescita".
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