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Lovisa ci ripesa e revoca la proposta di concordato preventivo: il Pordenone verso il fallimento

Lovisa ci ripesa e revoca la proposta di concordato preventivo: il Pordenone verso il fallimentoTUTTO mercato WEB
© foto di Pordenone
martedì 31 ottobre 2023, 21:47Altre Notizie
di Claudia Marrone

Come si legge su pordenonetoday.it, il presidente del Pordenone Mauro Lovisa ha deciso di revocare la proposta di concordato preventivo dopo la mancata iscrizione della società all'attuale campionato di Serie C, aprendo quindi le porte al fallimento del club neroverde: la data del 2 novembre potrebbe essere quella in cui la storica società, che con Lovisa aveva compiuto la grande scalata fino alla Serie B (con tanto di playoff per la A), potrebbe essere dichiarata fallita. Un libro che si chiude definitivamente.

Come riportata ancora il citato sito, Lovisa avrebbe optato per il secondo dietrofront (dopo che aveva già cambiato idea sul piano di rientro dei debiti con i dipendenti sportivi, che dopo una lunga trattativa era stato firmato da tutti gli 84 tesserati) dopo essere rimasto solo alla guida della stessa, e dopo la forte contestazione degli ultras. Tutto spiegato poi in un comunicato diffuso da trivenetogoal.it:

"In questi difficili mesi venuta meno la possibilità di mantenere la presenza del Pordenone Calcio in serie D o almeno nel campionato di eccellenza, dopo che malamente si era persa sul campo la possibilità di tornare in serie B, si sono alternati nel mio animo momenti di amarezza e da ultimo di sconforto. Per anni ho dedicato al Pordenone Calcio non solo la mia passione e il mio tempo ma gran parte delle disponibilità finanziarie delle quali disponevo mettendo a repentaglio anche il mio patrimonio. Per tante stagioni il Pordenone è riuscito a essere presente con onore sulla scena sportiva nazionale, come mai era accaduto in passato, tenendo alto, non solo tra gli sportivi, il nome della Città e del nostro territorio. Voglio ricordare che questo percorso è stato particolarmente difficile perché Pordenone non dispone di un campo sportivo adeguato alla serie B e alla serie C e perché, a eccezione del presidente onorario dott. Zuzzi e di un numero ristretto di sponsor ai quali va tutta la mia riconoscenza, nessun altro ha mai manifestato interesse a impegnare risorse di una certa entità per sostenere il Pordenone Calcio. Molti sono stati i cittadini che, aderendo al crowfunding, hanno voluto offrire un contributo e far parte della base sociale. Anche al loro apporto, per quanto limitato nel complessivo ammontare, vanno il mio rispetto e la mia riconoscenza.

Ho certamente commesso degli errori, sospinto sempre dal desiderio di raggiungere e mantenere traguardi ambiziosi per il Pordenone Calcio. Se l’iniziativa, peraltro legittima, della Procura della Repubblica non si fosse incrociata con le scadenze per l’iscrizione ai campionati e se i calciatori tesserati avessero manifestato per tempo l’adesione alla proposta che avevo formulato per la definizione della loro posizione, forse l’epilogo sarebbe stato diverso. Mettendo davanti ad altri interessi quelli del soddisfacimento dei creditori e del mantenimento del titolo sportivo, ho iscritto la società ai campionati giovanili e ho insistito con gli avvocati Roberto Casucci, Bruno e Antonio Malattia per valutare la praticabilità di una procedura di concordato preventivo in continuità.

A fronte di questi miei impegni, della mia volontà di trovare una composizione il più possibile soddisfacente per tutti, si è scatenata una campagna di ostracismo e di disprezzo nei miei confronti espressa anche con inviti, affissi in varie parti della città, a sbarazzarsi di Lovisa. Non ho mai preteso riconoscenza ma non posso, tanto più ora, sopportare dileggio e offese. Mi sono pertanto determinato a chiedere ai legali, scusandomi con loro, di rinunciare alla domanda di concordato".

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